(Adnkronos) – È stata veramente un punto di svolta la Direzione Nazionale che Meritocrazia Italia ha tenuto ieri a Roma, presso il The Building Hotel. Lungi dall’essere un incontro autoreferenziale, è stato il teatro di una straordinaria apertura del Movimento verso la più vasta società civile. Con la sottoscrizione della Carta di Roma, Meritocrazia Italia e un folto gruppo di associazioni attive, nazionalmente e localmente, nei più vari ambiti, convengono di promuovere e attuare d’ora innanzi "un costruttivo dialogo mirato alla costruzione di proposte utili all’adozione di soluzioni a problemi di rilevanza sociale realmente aderenti alle esigenze imposte dal rinnovato contesto sociale, culturale ed economico, dalla valorizzazione dei progressi tecnologici, d’internazionalizzazione e di multiculturalismo, della formazione della coscienza della inclusione, della civiltà e della cittadinanza attiva e della creazione di opportunità adeguate a dar soddisfazione alle aspirazioni personali, secondo attitudini e inclinazioni". Lo ha detto in apertura il Presidente Walter Mauriello, dinnanzi a una platea mai così folta per una Direzione Nazionale, ulteriore segno tangibile della crescita di Meritocrazia Italia. "Nella nostra mission il gioco di squadra diventa da oggi ancor più fondamentale. Insieme possiamo costruire cultura, cioè parlare una lingua differente, non di odio né di supremazia. Alzare e puntare il dito è la cosa più semplice per rinnegare le proprie responsabilità. La società civile gioca la partita più importante: la costruzione dei doveri e dei diritti per erigere la vera libertà, che significa dare a ciascuno la possibilità di apportare soluzioni nei settori di cui è specialista. Il problema e il presupposto al fallimento sono i tanti che vengono messi a dirigere strutture in cui non sanno dove mettere le mani. Così c’è il muro contro muro di guerra ideologica fra soggetti che inseguono i sondaggi e non i problemi", ha spiegato. Irma Conti, Garante nazionale delle persone private della libertà personale, ha raccontato di aver "incontrato oltre 2mila persone detenute, e a loro favore quello che possiamo fare è molto. Sono persone che hanno infranto il patto sociale, ma i loro reati sono il passato perché se l’oggetto della Carta di Roma è costruire un mondo migliore non possiamo non pensare a chi un’opportunità non l’ha mai avuta". Rosanna Cerbo, segretaria generale dell’Associazione Karol Wojtyla: "L’idea di aprirsi alle associazioni è splendida, perché la vera colonna della società sono loro. La mia associazione per statuto è formata da soci ebrei, cristiani e mussulmani, e in questo diamo un esempio di cosa significa cooperare". Ilaria Scarpetta, Wwf Italia: «Wwf compie 60 anni nel 2026 in Italia, il primo senza il fondatore Fulco Pratesi. Ci ha lasciato un patrimonio comune: la sfida. Sono tante e grandi le sfide su natura e ambiente. La sfida che abbiamo avanti va colta e trasformata in opportunità. L’ambiente inteso come bene comune è l’obiettivo che dobbiamo perseguire tutti uniti in un patto infragenerazionale per consegnare alle future generazioni un mondo migliore". Domenico Cambareri, Premio Capo Circeo: "Siete stati grandi ad aver scelto il termine Meritocrazia per definirvi. Negli anni Ottanta entrai in un gruppo di professionisti italiani e tedeschi, l’associazione italo-germanica, che creò il Premio Capo Circeo, battistrada dell’avvicinamento fra Italia e Germania a tutti i livelli, attribuendo il premio a persone semplici e a personalità di spicco. Poi a cavallo dei Duemila divenne Premio italo-tedesco per l’unità europea. Oggi lavoriamo sull’unità euro-afro-asiatica". Vanessa Pallucchi, Legambiente: "Avete il merito di aver rilanciato il concetto di Meritocrazia in senso inclusivo e non competitivo. Legambiente ha alla base l’aggregazione di cittadini per ambiente e giustizia sociale. Non c’è meritocrazia se non c’è giustizia sociale e non c’è transizione ecologica fin quando persistono le diseguaglianze che abbiamo ereditato da un modello di sviluppo aggressivo, violento, corrotto, che ha invertito i meriti. La politica è stata ingoiata dall’economia, e l’economia è stata ingoiata dalla finanza. Le persone sono rimaste sullo sfondo. Dobbiamo tornare a essere il Noi, dentro il Noi c’è il merito e la riacquisizione dei diritti". Alessandro Carbone, candidato sindaco a Chieti: "Tre le ragioni di un sistema-Paese: merito, temi e territorio. Va innanzitutto cambiata una legge elettorale di nominati. Poi, i temi andranno commisurati ai territori, tenuto conto che nel 2030 avremo un 70% di anziani. Sanità, non autosufficienza, long time care. Ecco di cosa ci si dovrà occupare. In ultimo: territorio. Sono stanco di vedere il mio Abruzzo in un ruolo marginale, va data una scossa a tutto". Duca Fabrizio Mechi, Accademia Mauriziana: "Sono anche io convinto che da soli non si vada da nessuna parte. Abbiamo tutta una serie di organizzazioni che cercano di dare un grande contributo con la solidarietà". Aldo Mattia, direttore Banco Alimentare del Lazio, uno dei 21 Banchi che fanno capo alla fondazione banco alimentare. "Recuperiamo cibo e anche contrastiamo lo spreco del cibo. La raccolta di quest’anno in un solo giorno ha fruttato 340 tonnellate di cibo che saranno poi distribuite in tutta la regione. Questa è la potenza solidale della vita associativa".
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