Bergamo a cinque cerchi: Benoît Carrara, il portabandiera francese dal cuore transalpino

Lo sciatore di Oltre Il Colle prese parte a quattro Olimpiadi Invernali portando il tricolore transalpino nella cerimonia d'apertura a Squaw Valley 1960.

30

Quando Benoît Carrara sfila nella cerimonia d’apertura a Squaw Valley, sono passati trentaquattro anni dall’addio a Oltre il Colle.

L’atleta francese è nato a Zorzone il 7 maggio 1926 da una famiglia di dieci fratelli, tuttavia il papà Antonio e Celestina decidono che ora di cambiare aria e trovare un nuovo lavoro.

forbes

Come per molti valligiani dell’epoca, la Francia è il luogo giusto per ripartire ed è lì che Benedetto (come registrato all’anagrafe bergamasca) diventa Benoît crescendo all’ombra delle Alpi Transalpine.

La famiglia Carrara si installa infatti a Hauteville, un piccolo paesino dell’Ain (Alvernia-Rodano-Alpi) permettendo al piccolo Benoît di appassionarsi allo sci di fondo.

La Seconda Guerra Mondiale non spegne l’amore per quello sport necessario per affrontare le intense nevicate e le vette alpine tanto che nel 1948 arriva l’occasione per prendere parte alle Olimpiadi Invernali di Sankt Moritz, la prima dopo il conflitto.

Benoît Carrara sorprende tutti ed è una delle stelle della Nazionale Francese: l’atleta di origine bergamasca chiude la 18 chilometri in undicesima posizione a 6’13” dallo svedese Martin Lundström.

Il nativo di Oltre il Colle è il primo tra i non scandinavi conquistando una piccola “vittoria” nel suo contesto e caricandosi nel migliore dei modi verso la staffetta 4×10 chilometri.

René Jeandel, Gérard Perrier Marius Mora non riescono però a brillare e consegnano il testimone a Carrara soltanto in settima posizione con il transalpino che non può far altro che mantenere la posizione nonostante il secondo tempo di frazione.

Carrara non si arrende e, sebbene sia considerato un eroe a Hautville, punta ai prossimi obiettivi vincendo due campionati francesi prima di prendere parte ai Mondiali 1950 e puntando ai Giochi di Oslo 1952.

Nella patria dello sci nordico Benoît affronta ancora una volta la 18 chilometri, ma dopo pochi chilometri è ben lontano dai migliori decidendo di ritirarsi per conservare energia per la 50 chilometri.

Nella gara più lunga l’italo-francese parte con cautela e alza pian piano il ritmo concludendo ancora una volta undicesimo a quasi ventidue minuti dal finlandese Veikko Hakulinen.

E’ in staffetta che da ancora una volta il meglio di sé chiudendo quarto con sette secondi di ritardo dal bronzo della Svezia e mancando per poco un clamoroso colpo di scena.

Carrara prosegue costantemente la carriera partecipando ai Mondiali 1954 e tornando in Italia per le Olimpiadi Invernali di Cortina d’Ampezzo 1956 dov’è ventiduesimo nella 15 chilometri e sesto in staffetta.

Nonostante l’età avanzi e i risultati pian piano peggiorino, Carrara arriva fino a Squaw Valley 1960 dove la Francia decide di celebrarlo definitivamente consentendogli di portare la bandiera durante la Cerimonia d’Apertura.

Per Benoît sarà la quarta e ultima edizione ottenendo la venticinquesima piazza nella 15 chilometri e la settimana nella gara a squadre, ma i tempi sono ormai cambiati e ben presto arriverà il momento del ritiro.

Per lui non sarà l’ultimo appuntamento però con i Giochi Invernali visto che nell’edizione casalinga di Grenoble 1968 sarà il direttore tecnico della Nazionale Francese di sci di fondo entrando di fatto nella storia di questo sport.