Ovcharenko in due set non dà scampo a Ferrari. L’Azimut Bergamo è suo

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Non poteva esserci un finale diverso. Con tutto quello che sta accadendo in Ucraina, il successo di Oleksandr Ovcharenko al Trofeo AZIMUT di Bergamo (15.000 dollari, terra battuta) era quasi scritto, come se ci fosse un disegno pianificato. L’ultimo avversario del 20enne di Kiev era Gianmarco Ferrari, che partiva leggermente favorito. Invece sono bastati 73 minuti al solido Ovcharenko per aggiudicarsi una finale giocata alle 11 del mattino.

La partita ha poco da raccontare, poiché l’ucraino ha preso un break di vantaggio in avvio di entrambi i parziali, e lo ha conservato senza patemi fino a chiudere col punteggio di 6-3 6-4. In particolare, i numeri al servizio di Ovcharenko fanno impressione: appena nove punti persi nei turni di battuta (quattro nel primo set, cinque nel secondo). Da parte sua Ferrari è parso un po’ teso, contratto, a corto di energie nervose. Non si può dire che fosse stanco, visto che aveva vinto agevolmente tutti i match sino alla finale. Seguito in tribuna da coach Diego Nargiso, probabilmente ha pagato l’emozione di giocare la prima finale della sua carriera in Italia (era la terza in assoluto). Lo stesso Ovcharenko, durante la premiazione, ha sottolineato che Ferrari può giocare decisamente meglio di così.

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UN EVENTO DI SUCCESSO – Avvolto nella bandiera gialla e blu della sua Ucraina, Ovcharenko ha dedicato il successo al suo Paese natale: “Così come tutte le altre vittorie che otterrò quest’anno”, ha aggiunto, non prima di aver ricordato che l’italiano è ormai la sua seconda lingua, visto che da qualche anno si allena presso l’Accademia Tennis Bari.

Per Ovcharenko è il primo titolo da professionista mentre Ferrari dovrà ancora attendere, ma è solo questione di tempo perché le sue potenzialità sono notevoli e sotto gli occhi di tutti.

Va così in archivio la sesta edizione del torneo che ha riportato il circuito ITF al Tennis Club Città dei Mille dopo qualche anno di assenza: l’appuntamento si è costruito una bella tradizione, ed è una perfetta appendice per il torneo Challenger del vicino Pala Agnelli, che dallo scorso anno ha cambiato collocazione e adesso si gioca a novembre.

Grande soddisfazione per la direttrice del torneo Silvana Carrara, al timone dell’evento sin dal 2015, e del title sponsor AZIMUT, rappresentato da Riccardo Maffiuletti durante la premiazione: “Probabilmente avremmo preferito che vincesse un italiano, ma in virtù di quanto sta accadendo nel mondo il mio cuore è ugualmente felice per il successo di un giocatore ucraino”. Nell’accogliente circolo di Via Martinella c’era tantissimo pubblico: oltre 150 persone è una cifra davvero notevole per un torneo del circuito ITF, ultimo gradino del professionismo