Finale col botto allo Stadio del Nuoto. La 4×100 stile libero è campione d’Europa. Si impone in 3’10”50, che non è record italiano (che resta fermo a 3’10”11) ma è un super risultato che conclude la quarta giornata degli Europei di Roma.
Per la prima in casa gli azzurri della velocità conquistano la medaglia d’oro. A entrare nella storia del nuoto azzurro e internazionale Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo.
Il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barrelli è il primo a complimentarsi con loro; se li coccola, se li guarda con orgoglio ed emozione. Prima di loro avevano acceso il pubblico Silvia Scalia con l’argento nei 50 dorso e Luca Pizzini, bronzo nei 200 rana. E il medagliere, superato metà percorso, sale a quota 17 (8, 5, 4).
4X100 ORO SHOW – Un anno fa l’argento olimpico, lo scorso giugno il bronzo mondiale e adesso l’oro europeo. La 4×100 stile libero chiude un cerchio quasi perfetto e sul calar del sipario esalta il pubblico dello Stadio del Nuoto, che non può far altro che esaltare le frecce tricolori.
Alessandro Miressi apre in 47”76 (quarto); poi il numero di Thomas Ceccon (47”88) per il primo posto che un super Lorenzo Zazzeri (47”60) e Manuel Frigo (47”26) mantengono, annichilendo le speranze degli avversari.
Gli azzurri nuotano in 3’10”50, alle loro spalle ci sono Ungheria seconda in 3’12”43 e la Gran Bretagna terza in 3’12”70.
L’Italia si conferma sul podio europeo dopo il bronzo di Budapest 2021, conquistato dallo stesso quartetto di oggi.
L’oro mancava dal 2006, sempre nella capitale ungherese, quando a vincerlo furono Alessandro Calvi, Christian Galenda, Lorenzo Vismara e Filippo Magnini, ambassador di Roma 2022.
“Cerco sempre di aprire al meglio, anche se quella di stasera non è stata una delle mie migliori frazioni. Il pubblico ci ha galvanizzato tantissimo“, ha detto Alessandro Miressi, 23enne torinese di Fiamme Oro e CN Torino allenato da Antonio Satta, e bronzo nei 100 stile libero.
Prosegue Ceccon: “Ci tenevamo a vincere e l’abbiamo portata a casa abbastanza facilmente. La mia frazione è stata abbastanza buona, considerando il periodo – conclude il 23enne di Schio, tesserato per Fiamme Oro e Leosport, oro nei 50 farfalla -. Nei prossimi anni daremo del filo da torcere al resto del mondo: stiamo lavorando bene“.
Orgoglioso Zazzeri (Esercito/RN Florentia): “Volevamo fare un regalo al pubblico di casa e l’abbiamo fatto nonostante la stanchezza – spiega il 27enne fiorentino, allenato da Paolo Palchetti -. A me ha motivato molto il discorso che c’ha fatto il tecnico Claudio Rossetto, ricordandoci che potevamo diventare la prima staffetta a vincere un titolo europeo in casa“.
Chiusura affidata a Frigo: “Era impossibile non vincere oggi, dagli spalti sono arrivate tante marce in più – conclude il 25enne veneto, tesserato per Fiamme Oro e Team Veneto, seguito da Rossetto – non nuotavo una frazione così veloce da Gwangju 2019“.
SILVIA SCALIA – Il suo talento non è mai stato in dubbio, le mancava solo l’acuto per trasformarsi in campionessa. Silvia Scalia conferma l’ottimo stato di forma, la costante crescita ed è argento scintillante nei 50 dorso.
La 27enne di Lecco – tesserata per Fiamme Gialle e Team CC Aniene – nuota la seconda prestazione personale di sempre in 27”53, dietro solamente al record italiano di 27”39 siglato in semifinale, quando ha abbassato il 27”65 stampato ai Mondiali di Budapest.
Per l’Italia si tratta della terza medaglia nella specialità (0-1-1), che mancava dal secondo posto di Arianna Barbieri a Debrecen 2012. Davanti alla lombarda c’è la francese Analia Pigree in 27”27, alle spalle l’olandese Maaike De Waard in 27”54.
“Sono alle stelle perché è la prima medaglia individuale in vasca lunga della mia carriera – spiega Scalia, seguita da Matteo Giunta -. Sono venuta a Roma per far bene e credo di essere andata anche oltre le mie aspettative. Una gioia incredibile“.
IL RITORNO AL BRONZO DI LUCA PIZZINI – Una medaglia simbolo della voglia di non arrendersi mai e di voler sempre combattere. Quattro anni dopo Glasgow 2018 Luca Pizzini torna sul podio europeo e, come in Scozia, si prende un bronzo meritatissimo nei 200 rana dopo una finale tutta in progressione (sesto al passaggio ai 50 e quinto ai 100).
Il 33enne scaligero – tesserato per Carabinieri e Fondazione Bentegodi, allenato da Matteo Giunta – chiude in 2’09”97. Vince il britannico James Wilby in 2’08”96; l’argento è del finaldese Matti Mattsson in 2’09”40.
“Sono ancora qua a dare emozioni. Alla vigilia dell’europeo era già tanto pensare di arrivare in finale – spiega Pizzini che a novembre diventerà padre -. Ho avuto anche qualche problemini fisico durante la preparazione, ma non ho mollato e questo bronzo mi ripaga moltissimo“.