La prova era di quelle importanti. E se il Milan, campione d’Italia, è la misura della grande squadra, l’Atalanta ha fatto una gran bella figura. Quella vista a Bergamo è un’Atalanta più matura. Questa Atalanta si è fatta più prudente. Non si butta più in avanti alla garibaldina, ma occupa il campo con intelligenza mettendo dentro alle giocate tutta la sua fisicità, la capacità di corsa e la qualità dei suoi giocatori migliori.
Gasperini contro il Milan ha rinunciato alle due punte, tornando al sistema dei due trequartisti dietro Zapata e ha saputo togliere spazio vitale alle giocate del Milan. Leao ed Hernandez questa volta non sono stati così pericolosi come le altre volte. Ma allo stesso tempo la Dea ha saputo rendersi pericolosa con i suoi attacchi. E chi (come il sottoscritto) si aspettava Lookman titolare è stato smentito. Il Gasp ha schierato il giocatore più chiacchierato di questi ultimi giorni in tema di mercato: Malinovskyi e l’ucraino ha risposto da par suo segnando il gol del momentaneo vantaggio. Malinovskyi con Musso è stato il migliore dei nerazzurri.
L’Atalanta, rispetto alla partita con la Sampdoria, ha corso un po’ di più: 107.8 chilometri contro i 103 di Genova; mentre il Milan ha macinato i soliti 109 chilometri. La squadra di Gasperini ha saputo soffrire il giusto senza rischiare più di tanto. Il Milan ha riacciuffato il pari al 68’ con il miglior giocatore della partita: Bennacer (101 palle giocate con l’86% di passaggi riusciti e 9 recuperi) che ha sfoderato un bellissimo tiro a giro dal limite dell’area, indovinando l’angolo più lontano dove Musso non ha potuto nulla e trovando la difesa atalantina impreparata (tutti si aspettavano il cross).
Quella che stiamo vedendo in queste prime giornate di campionato è l’Atalanta di un gruppo solido che gioca a memoria e ci mette cuore. Zapata si sobbarca un enorme lavoro per la squadra, anche se col Milan, giocando defilato per creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, ha fatto un solo tiro in porta e zero gol in due partite. E per una punta è poco.
Lookman, quando è stato chiamato in causa, ha confermato le buone impressioni già destate sabato scorso a Genova. Con lui la palla va veloce, difficilmente la perde e quando ce l’ha tra i piedi succede sempre qualcosa di interessante. Aspettiamo di vederlo titolare. Con lui Zapata può giostrare al centro dell’area avversaria.
L’unica perplessità della gara contro il Milan è stato l’impiego di Scalvini nel ruolo di centrocampista. Lì il ragazzo sembra fare un po’ fatica. Ma fidiamoci di Gasperini. Lui dice che il giocatore è giovane e non può che crescere, e soprattutto è convinto che il suo ruolo sia a centrocampo.
ATALANTA-MILAN 1-1
RETI: 29’ Malinovskyi (su assist di Maehle), 68’ Bennacer (su assist di Saelemaekers).
ATALANTA: Musso 7.4; Toloi 6.3, Demiral 6.4, Djimsiti 6.3 (82’ Okoli 6.2); Hateboer 6.4, De Roon 6.3, Koopmeiners 6.5, Maehle 6.7 (89’ Zortea 6); Malinovskyi 7.5 (73’ Lookman 6.1), Pasalic 6.7 (73’ Scalvini 5.9); Zapata 6.2 (73’ Muriel 6.4). All. Gasperini 6.46.
MILAN: Maignan 6.5; Calabria 7 (84’ Florenzi 6), Kalulu 6.3, Tomori 6.8, Hernandez 7.1; Bennacer 8.6, Tonali 6.5; Messias 6.1 (66’ Saelemaekers 6.4), Diaz 6.1 (58’ De Katelaere 6.3), Leao 6.9 (66’ Origi 6.4); Rebic 6 (58’ Giroud 6.4). All. Pioli 6.59.
ARBITRO: Maresca.