Ora la punta, tanto richiesta da Gasperini, c’è. Si tratta del danese Rasmus Hojlund. Ma prima di esultare, facciamo una considerazione. Non è il prezzo che fa del calciatore un signor calciatore. Per questo servono i fatti sul campo. Ricordiamo brevemente le ultime punte arrivate a Bergamo con tante buone speranze, poi andate deluse. Cornelius, danese pure lui, non è che abbia portato chissà quale vantaggio all’Atalanta, tanto che alla fine è stato ceduto. Poi è stata la volta dell’olandese Lammers. Un gol-capolavoro seguito dal niente assoluto. È stato triste vederlo ai margini su al ritiro di Clusone quest’estate e per questa stagione ceduto all’Empoli.
Ora arriva Hojlund. Paragonato addirittura a calciatori già affermati. I filmati sono lusinghieri, ma aspettiamo di vederlo dentro gli schemi di Gasperini e, magari, accanto a Zapata per rompere le difese che erigono i muri protettivi.
All’Atalanta Hojlund arriva a titolo definitivo dallo Sturm Graz. Nato il 4 febbraio 2003 a Copenaghen, è un attaccante mancino di piede, forte fisicamente, tecnicamente dotato e abile nella finalizzazione. È considerato uno dei talenti della sua generazione più interessanti e promettenti nel panorama calcistico europeo. Pur essendo appena diciannovenne, ha già mostrato qualità importanti. Nel Copenaghen, la squadra in cui è cresciuto e che l’ha lanciato nel calcio dei grandi, ha esordito appena diciassettenne nel 2020, mettendosi in luce nella stagione successiva anche sul palcoscenico europeo grazie a due reti segnate nel girone di UEFA Conference League, a cui vanno aggiunte le tre fatte nelle gare di qualificazione. A metà stagione, a fine gennaio 2022 arriva la chiamata dello Sturm Graz. Nella Bundesliga austriaca impressiona per la doppietta all’esordio contro il WSG Tirol e i quattro gol segnati nelle prime tre partite giocate. In poco più di tre mesi realizza sei gol in tredici gare. Parte forte anche in questa stagione con tre gol e due assist nelle prime cinque giornate: sua la doppietta che alla fine di luglio consente allo Sturm Graz di battere 2-1 il Red Bull Salisburgo. Lo scorso 9 agosto segna anche nel ritorno del 3° turno di qualificazione all’UEFA Champions League il gol che manda ai supplementari la partita con la Dinamo Kiev. Da febbraio ad agosto chiude la sua esperienza in Austria con 12 gol e 4 assist in 21 partite tra campionato e coppe.
Indossa la maglia della Nazionale danese a livello giovanile esordendo ancora quindicenne nella U16, per poi continuare il suo percorso anche nella U17 e nella U19, fino alle recenti convocazioni nell’U21 con cui lo scorso giugno ha giocato le tre partite del girone di qualificazione agli Europei.