Nella serata di giovedì 8 settembre, all’età di 81 anni, se n’è andato Giorgio Rohrich, il maestro per eccellenza del tennis bergamasco, nonché un ex giocatore dalla storia molto particolare. Capace da giovane di arrivare a contrastare alcuni dei mostri sacri della racchetta tricolore, e poi, da veterano, di collezionare titoli mondiali e successi internazionali.
Figlio di un operaio emigrato a Bergamo dalla Dalmazia, Rohrich era nativo di Ponte San Pietro e lì aveva iniziato a giocare a tennis, a 16 anni, sui campi del cotonificio Legler dove il padre lavorava come operaio. Dotato di un talento fuori dal comune, impiegò poco a farsi notare, ma non potendo dedicarsi alla carriera professionistica scelse la strada dell’insegnamento a soli 21 anni. Tornò a competere una decina di stagioni più tardi, riuscendo in breve tempo ad arrivare in prima categoria, fino al numero 8 d’Italia, e ad affrontare i big dell’epoca, come Panatta, Barazzutti e Bertolucci, ma anche Pietrangeli.
Rohrich ha trascorso quasi tutta la sua carriera da allenatore sui campi del Tennis Club Bergamo, dove è rimasto per oltre 30 anni, plasmando generazioni di giocatori che hanno fatto la storia del movimento orobico, alcuni dei quali arrivati fino al mondo dei professionisti. Oggi, tutti lo ricordano con grande piacere e non è un caso che buona parte dei suoi ex allievi abbiano deciso di seguire la strada del maestro, dedicandosi a loro volta all’insegnamento.
Quelle soddisfazioni che Rohrich non ha potuto togliersi da ragazzo se le è prese con gli interessi fra i veterani, diventando una leggenda del circuito Itf Senior. Il suo palmarés sul sito dell’International Tennis Federation è lungo oltre vent’anni e racconta di una quarantina di titoli internazionali solo nell’ultimo decennio, compresi due successi mondiali in doppio nel 2015 e nel 2016, a fianco dell’austriaco Peter Pokorny. Ma ce ne sono stati anche due in singolare, fra 1995 e 1996, più tanti altri a livello individuale, in doppio e a squadre, oltre che con la maglia della nazionale italiana. Nel 2018 il suo ultimo successo, a completare una striscia di nove tornei vinti di fila che lo portarono vicino al numero 1 della classifica mondiale over 75. Nell’aprile 2019 l’ultimo incontro internazionale. (Fonte Federtennis)