Hojlund contro Smalling riesce a giocare pochissimi palloni, ma al secondo che tocca offre un assist a Scalvini che con un tiro a giro rasoterra perfetto realizza il gol della vittoria. È l’Atalanta dei millennials. Entrambi classe 2003, schierati con coraggio da Gasperini su un campo caldo come quello dell’Olimpico, riempito da 60 mila tifosi giallorossi, a misurarsi contro avversari di lunga esperienza e grande classe.
Hojlund, come detto, si è misurato contro Smalling; Scalvini è stato schierato a centrocampo sulla linea mediana con Koopmeiners di fronte a Cristante, Matic e Pellegrini.
Poi Gasperini, capito che la squadra a fine primo tempo stava soffrendo, nella ripresa ha inserito Okoli a prendersi cura di Zaniolo dando vita a un duello entusiasmante, fatto di corsa e forza fisica. Lì abbiamo capito che il giocatore ama battagliare. Deve ancora crescere quando è chiamato a costruire il gioco in uscita, ma per questo c’è tempo. Già così il ragazzo fa un bel vedere. Con l’inserimento di Okoli in difesa, De Roon ha ripreso la sua posizione sulla mediana. E davanti Muriel subentrando a Hojlund ha fatto vedere cosa significa avere classe ed esperienza. La capacità di tenere palla e far salire la squadra sono cose che ancora il giovane danese non ha.
Fa impressione vedere alcuni dati statistici: la Roma ha tirato 21 volte creando 18 occasioni da gol. I nerazzurri dal canto loro hanno fatto 4 tiri e uno solo nella porta, che è valso il gol della vittoria. Con il passare dei minuti ci si aspettava il gol del pareggio che, però, non è mai arrivato. Questa Atalanta è solida e fa battaglia in ogni zona del campo (7 gli ammoniti nerazzurri) senza, però, buttarsi avventatamente davanti.
Contro la Roma la Dea è stata abbastanza rinunciataria. Ha ricordato un po’ l’Inter di Conte o alcune partite della Roma di Mourinho. È come se le parti fossero invertite. Prima eravamo abituati ad andare su tutti i campi d’Italia e condurre il gioco. Quest’anno lasciamo che il gioco lo facciano gli altri per poi colpirli quando è il momento giusto. Ma senza frenesia.
Questa Atalanta dei millennials è un’Atalanta più matura. Sorprende, ma dopo 7 partite di campionato è prima in classifica con 17 punti e con soli 3 gol subiti.
Gasperini in ogni partita fa ruotare diversi giocatori. Un suo personale modo di applicare il turn over per far giocare tutti gli elementi della rosa. Il meglio deve ancora venire, perché ci vorrà tempo perché tutti i giocatori entrino nei meccanismi delle idee di gioco del mister, compresi i rientri degli infortunati, che, comunque, sono tutti pezzi pesanti (Zapata, Djimsiti, Zappacosta). Le premesse lasciano intravedere un’altra stagione entusiasmante.
Roma-Atalanta 0-1
Rete: 35’ Scalvini.
Roma: Patricio 5,7; Mancini 6.5 (87’ Zalewski 6.2), Smalling 6.5, Ibanez 7.9; Celik 6.7, Cristante 6.4, Matic 6,6 (67’ Belotti 6.6), Spinazzola 6.6; Zaniolo 6.6, Pellegrini 8.3; Abraham 6.6 (79’ Shomurodov 6.1). All. Mourinho 6.65.
Atalanta: Musso 6.4 (8’ Sportiello 7.3); Toloi 7.5, Demiral 7, De Roon 6.8; Hateboer 6.6, Scalvini 7.5 (46’ Okoli 7.1), Koopmeiners 7.4, Mahele 6.5; Pasalic 6.4 (74’ Lookman 6.2), Hojlund 6.7 (46’ Muriel 5.9), Ederson 6.3 (88’ Malinovskyi 5.9). All. Gasperini 6.70.
Arbitro: Chiffi.