di Marco Cangelli
Tutti lo attendevano e Filippo Della Vite ha risposto immediatamente presente. Il 21enne di Ponteranica ha chiuso in 12.a posizione lo slalom gigante di Val d’Isere valido come tappa di Coppa del Mondo di sci alpino, un risultato che gli ha consentito di sfiorare l’accesso alla top ten e di risultare il migliore fra gli italiani in gara.
Chiamato a riscattarsi dopo la qualificazione mancata a Soelden e le prove opache in Coppa Europa, il giovane talento delle Fiamme Oro ha mostrato sul ripido pendio della Face de Bellevarde classe e determinazione chiudendo le proprie fatiche con 3″50 di ritardo dallo svizzero Marco Odermatt.
Scattato con il pettorale numero 49, Della Vite non ha mostrato alcun timore ad affrontare un ghiaccio in parte già rovinato dalle discese precedenti tagliando il traguardo della prima manche in 19.a posizione e risultando l’atleta con il numero di partenza più elevato a superare il taglio.
Complice l’inversione dei trenta, nella seconda manche il poliziotto orobico ha trovato condizioni migliori che gli hanno consentito di attaccare sin dalla parte alta e contenere in parte il ritardo, in particolare sul primo muro dove è apparso abbastanza leggero sugli sci.
Lo sciatore cresciuto nello Sci Club Radici ha fatto la differenza nella parte finale del tracciato sfruttando al meglio le porte meno angolate presenti in vista del traguardo e soprattutto a creare velocità nei tratti meno pendenti dove ha firmato il secondo tempo di manche.
Aspetti che gli hanno consentito di chiudere complessivamente in 2’07″12 e recuperare sette posizioni, un aspetto che ha consentito a Della Vite di conquistare punti importanti in vista dei prossimi appuntamenti in Alta Badia.
“Sono state due bellissime manche, la seconda non è stata una guerra come la prima e mi sono anche divertito – ha commentato il vice-campione del mondo juniores al termine della gara -. Nella seconda forse ho avuto un po’ di timore nella parte alta, avrei potuto attaccare di più, ma poi mi sono sciolto e sono contento della mia gara“.
A trionfare sul pendio è stato ancora una volta Marco Odermatt che ha confermato il proprio predominio fra le porte larghe dopo la vittoria ottenuta all’esordio sul ghiacciaio austriaco.
Reduce dal doppio podio in velocità ottenuto a Lake Louise, il 25enne elvetico non ha lasciato scampo agli avversari sin dalla discesa inaugurale infliggendo pesanti distacchi a tutti, a partire dall’austriaco Manuel Feller, unico a riuscire a rimanere sotto il secondo di ritardo.
Il campione olimpico non ha rallentato nemmeno nella sezione decisiva della gara facendo segnare parziali record lungo la pista e concludendo la propria competizione in 2’03″62 con 1″40 di vantaggio su Feller e 2’05” sullo sloveno Zan Kranjec, autore di un’importante rimonta nella seconda manche.
In casa Italia ottima prestazione anche per il bolzanino Simon Maurberger che, dopo aver colto l’ultimo tempo valido per qualificarsi, ha saputo realizzare il terzo miglior crono durante la discesa finale terminando le proprie fatiche in tredicesima piazza, lontano 3″58 da Odermatt.
Fuori dopo poche porte invece il trentino Luca De Aliprandini che non è riuscito a trovare il giusto feeling con il ghiaccio francese commettendo un errore che non gli ha consentito di rimanere all’interno della pista.
In chiave classifica generale Odermatt guida ora la Coppa del Mondo con 520 punti davanti al norvegese Aleksander Aamodt Kilde, assente in Alta Savoia fermo a quota 380, e all’austriaco Matthias Mayer a 186.
Discorso simile anche per la graduatoria di specialità dove lo svizzero guida con 200 punti, davanti a Kranjec con 140 e al norvegese Henrik Kristoffersen con 105, mentre Della Vite è il migliore degli azzurri, 18° con ventidue punti.