Kitzbuehel incorona per la quinta volta il 37enne Didier Cuche

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Lo svizzero Didier Cuche si aggiudica la discesa libera di Kitzbuehel valida per la Coppa del Mondo di sci. Una vittoria prestigiosa per il 37enne che ha aveva annunciato il ritiro dalle gare alla fine della stagione in corso. Per l’elvetico è la quinta volta sul gradino più alto del podio della Streif, la terza consecutiva. In precedenza aveva ottenuto il successo nelle edizioni del 1998, 2008, 2010 e 2011. Al secondo posto l’austriaco Romed Baumann e terzo il connazionale Klaus Kroell. Migliore degli azzurri Christof Innerhofer, piazzatosi sedicesimo. Va detto che si è trattato di un’edizione piuttosto anomala della celeberrima discesa. Sul tracciato, infatti, è caduta la neve poi tramutatasi in pioggerellina, ma soprattutto nella parte alta si è formata una fitta nebbia che ha costretto gli organizzatori ad accorciare il percorso di gara, fissando il cancelletto di partenza più in basso e cancellando l’emozione della prima parte. Il mito di Kitzbuehel è sopravvissuto grazie al lavoro incessante profuso nelle 72 ore precedenti il via ufficiale. I problemi di visibilità hanno finito per penalizzare alcuni atleti più di altri. Eloquente il gesto di Peter Fill, sceso con il numero tre di pettorale, che dopo il traguardo ha fatto capire che la gara non si sarebbe dovuta disputare in quelle condizioni. Accampare scuse, tuttavia, sarebbe puerile. Gli azzurri non sono stati in grado di interpretare il tracciato, di per sé difficile, in una situazione meteorologiche decisamente proibitiva. Didier Cuche ha dimostrato di non conoscere ostacoli e con il quinto successo sull Streif ha fatto meglio anche dell’austriaco Franz Klammer, re e dominatore indiscusso della discesa negli anni ’70. Christof Innerhofer non è stato sufficientemente veloce e risulta tra quelli più penalizzati dalla pessima visibilità, ma è stato molto bravo a riprendersi sull’Hausbergkante.

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