Il meteo nega la prima vittoria stagionale in supergigante a Sofia Goggia

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di Marco Cangelli
Sofia Goggia l’aveva annunciato: fare bene in supergigante sarebbe stato il suo prossimo obiettivo. Traguardo quasi raggiunto per la 30enne di Astino che a Kvitfjell si è dovuta arrendere soltanto a una variabile impazzita come il meteo, che le ha impedito di cogliere la prima vittoria stagionale e l’ha costretta ad accontentarsi del quarto posto assoluto.

Costretta a scendere fra scarsa visibilità, folate di vento e neve, la finanziera orobica ha dimostrato ancora una volta di essersi ritrovata nella specialità che quest’anno le ha regalato meno confermandosi particolarmente veloce in alto e gestendo i tratti di scorrimento.

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Nonostante i rischi presi all’ingresso della “Tommy Moe” che due giorni prima le erano costati la gara, la fuoriclasse azzurra è riuscita a piombare sul traguardo e chiudere le proprie fatiche in 1’29″94 davanti alle principali favorite.

Le certezze di conquistare il primo trionfo stagionale nella specialità si sono però sgretolate di fronte alla comparsa del sole che ha velocizzato la neve norvegese e ha consentito così alle atlete con pettorali più elevati di realizzare tempi migliori.

Oggi gara totalmente falsata, mi dispiace dirlo. Oggi, dopo il 25 è uscito anche il sole e certi distacchi non si sono mai visti. Ma lo sci è così, è pieno di variabili e dobbiamo adattarci – ha commentato rammaricata Goggia dopo il traguardo -. Però sono riuscita a disputare una prova solidissima nel SuperG ed era parecchio tempo che aspettavo di mettere insieme i vari pezzi, mostrati qua e là nelle gare precedenti. Oggi ci sono riuscita e sono contenta“.

A trionfare sull’Olympiabakken è stata quindi l’austriaca Nina Ortlieb, che è tornata sul gradino più alto del podio tre anni dopo l’affermazione di La Thuile sfruttando nel migliore dei modi il miglioramento repentino del meteo precedendo le connazionali Stephanie Venier di 12 centesimi e Franziska Gritsch di 38.

Fuori dalle dieci le altre azzurre con Elena Curtoni, che ha difeso il pettorale rosso grazie al dodicesimo posto odierno, mentre Federica Brignone non è andata oltre la ventunesima posizione finale.