Merighetti regina delle Tofane, Pittin bis, Innerhofen 3° a Wengen

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Strepitosa vittoria di Daniela Merighetti nella discesa di Cortina d’Ampezzo. La 31enne bresciana, sinora solo una volta su un podio di Coppa del mondo col terzo posto nel gigante di Are risalente addirittura al 2003, ha strapazzato la concorrenza sulla pista delle Tofane ed ha concluso con il tempo di 1’33″17 guadagnandosi la prima vittoria in carriera e riportando l’Italia dello sci alpino femminile sul gradino più alto del podio nella specialità a distanza di sei anni dalla vittoria di Elena Fanchini a Lake Louise nel dicembre del 2005. Dada ha dominato la gara, realizzando tempi intermedi che nessuna avversaria è stata in grado di superare. La sua è una vittoria che assume un sapore eroico se si pensa che la bresciana ha gareggiato con un pollice rotto, che dovrà essere operato lunedì mattina all’ospedale Poliambulanza di Brescia. La Merighetti lo aveva detto: “Non voglio perdere Cortina, la pista che amo di più”. Ed ha fatto bene, raggiungendo il risultato più importante della sua carriera. A testimoniare l’impresa della finanziera bresciana è l’ordine d’arrivo, che vede alle sue spalle Lindsey Vonn con un ritardo di 21 centesimi e Maria Riesch a 40.

Finisce a Wengen la parte tormentata della stagione del tre volte medagliato di Garmisch. Christof Innerhofer torna su un podio di Coppa del mondo dopo le vicissitudini legate al trauma cranico rimediato in allenamento ad inizio stagione che lo ha condizionato per oltre due mesi. La preparazione è andata per il meglio e per Inner è arrivato il sesto podio in carriera, il primo dopo la bella vittoria dello scorso febbraio nella supercombinata di Bansko. La gara è stata vinta dall’astro emergente dello sci internazionale, quel Beat Feuz che sembra voler prendere il posto del “vecchio” Didier Cuche nei cuori dei tifosi svizzeri. Feuz ha battuto l’austriaco Hannes Reichelt per 43 centesimi e al terzo posto c’è il nostro Innerhofer, staccato di 49. Buona gara anche per Peter Fill, settimo alla fine, con Dominik Paris 13/o e Werner Heel 21/o. Un risveglio deciso, dunque, anche per la squadra della discesa dopo le prove opache di inizio stagione.

forbes

Uno strepitoso Alessandro Pittin concede il bis nella Coppa del mondo di combinata nordica. Reduce dal primo successo nella storia di un combinatista italiano nella Gundersen di Chaux Neuve, Pittin si è ripetuto a distanza di ventiquattrore in una gara pazzesca, che ha confermato le enormi potenzialità dell’azzurro. Stavolta Pittin ha dovuto fare i conti con un salto al mattino meno felice del giorno precedente, che lo ha relegato in ventiquattresima posizione con un ritardo di 1’24” dalla vetta. La frazione sugli sci stretti ha però rimescolato le carte, con l’azzurro che ha macinato avversari su avversari, fino ad arrivare a contatto con il folto gruppo di testa. L’arrivo si è trasformato così in un vero e proprio sprint, in cui Pittin è arrivato sostanzialmente alla pari per l’ennesima volta con Jason Lamy Chappuis (già battuto il giorno precedente) e il tedesco Fabian Riessle, a decidere l’ordine d’arrivo è stato il colpo di reni lanciato al momento giusto che ha premiato ancora una volta l’Italia. Bene anche il resto della pattuglia tricolore. Per l’Italia si tratta del sesto podio di un’incredibile stagione. In classifica generale di Coppa del mondo Lamy Chapuis mantiene il comando con 750 punti e Pittin sale al secondo posto con 548 punti. Terzo è il giapponese Akito Watabe con 492.