Serie A: Cinquina Inter, quaterna Siena, tonfo Lazio

330

Gli anticipi della 17esima giornata di serie A, la prima del 2012, sono due gare da over. L’Inter na ha cinque al Parma, dominando in lungo e in largo, dando prova di grande gioco, intensità e continuità. Insomma, la migliore Inter dell’era Ranieri, che inizia l’annata con il piede giusto e si colloca alle spalle del gruppo di testa. Cinque vittorie consecutive alla vigilia del derby, in programma domenica 15 gennaio, che potrebbe addirittura riproporre i nerazzurri nella corsa scudetto. E pensare che Ranieri rinuncia a tanti giocatori di primo piano, come Sneijder e Forlan, proponendo un 4-4-2 con Maicon, Lucio, Samuel e Nagatomo sulla linea difensiva, Zanetti, Motta, Cambiasso e Alvarez a centrocampo, Milito e Pizzini in attacco. Uno schieramento che dà il meglio anche quando entrano in scena l’ex doriano Poli, in campo nell’ultima mezz’ora al posto di Cambiasso, il brasiliano Coutinho al posto dell’eccellente Alvarez e Faraoni, e nell’ultimo quarto d’ora il giovane Faraoni che concede la standing ovation a Milito e poi firma il suo primo gol in serie A. La gara dello stadio Meazza si riassume nella serie delle marcature interiste. Alvarez serve a Milito la palla del vantaggio, Thiago Motta indovina un gran tiro da 25 metri, sempre il Principe fa il bis trasformando di testa un cross di Maicon e poi inventa un assist vincente per Pazzini, infine il giovane Faraoni segna con un tiro di collo pieno che si infila sotto la traversa. Negli intervalli di questo show, sprazzi di bel gioco di Giovinco ma solo a risultato compromesso. Il Parma costruisce qualche buona azione, ma la mira è imprecisa anche in presenza di opportunità limpide. Una prestazione incolore che impone riflessioni sul futuro tecnico della squadra allenata da Colomba.

Il Siena castiga la Lazio in modo impietoso, infilando quattro volte la porta biancoceleste, due volte su calcio di rigore, con doppiette della coppia d’attacco Destro-Calaiò. Gara decisa praticamente già alla fine del primo tempo con tre gol al passivo per la Lazio che nei minuti di recupero resta in dieci per l’espulsione del portiere Bizzarri, autore di fallo da rigore. Calaiò, dopo aver segnato il secondo gol senese su penalty, fa ancora centro dal dischetto, mentre Destro apre e chiude la serie di marcature. La prima sconfitta esterna della Lazio corrisponde a un vero e proprio tonfo. Reja lascia fuori Hernanes, si affida a Scaloni e Stankevicius in difesa al posto degli indisponibili Konko e Dias, ma la risposta sul campo è deficitaria. Klose e Cissè non pungono e per i biancocelesti si apre il baratro. Grande merito alla squadra di Sannino, che guadagna punti e fiducia.

forbes