I vichinghi sono famosi per essere guerrieri, scaltri e veloci. E noi ne abbiamo un esempio: il danese Rasmus Hojlund, che ieri sera, buttato nella mischia da Gasperini al 79’, si è messo a correre come un matto su tutti i palloni, a lottare dentro l’area come un leone ferito e a trovare lo spunto per riportare in auge l’Atalanta, che sino a quel momento stava soffrendo di precisione.
L’esplosione di gioia al gol del giovane danese ha reso giustizia a quel clima di festa invocato a inizio partita dai tifosi della Nord, che hanno sciorinato una scenografia stupefacente. La Dea che srotola al centro della Nord tra il profilo di Città Alta tra canti urlati a squarciagola è stato il preludio di una serata finita in modo auspicato: con una bella vittoria meritata.
L’Atalanta è partita a spron battuto: nel giro di tre minuti si sono sprecate due palle-gol; una con Pasalic e una con De Roon. Gasperini ha scelto di iniziare con sette/undicesimi dell’Atalanta vecchio stampo (Toloi, Palomino, Zappacosta, De Roon, Pasalic, Muriel e Zapata) e si è visto di nuovo il gioco scorrere sulle fasce con efficacia; si sono visti cambi di campo repentini per disorientare la doppia linea difensiva dell’Empoli e portare in area tanti traversoni con di nuovo al centro dell’attacco offensivo il duo colombiano Muriel-Zapata. Non li si vedeva insieme titolari dal primo minuto dalla gara dell’esordio di campionato. Un’era fa.
Il primo tempo è stato piacevole; è mancata solo la giusta precisione nelle conclusioni. E, guarda un po’, alla prima incursione vera dei toscani nell’area nerazzurra, seppure in modo fortunoso, l’Empoli è andato in vantaggio con Ebuehi. Zanetti a fine gara ha sottolineato che il ragazzo, pur schierato in una difesa a quattro, si è fatto trovare sul secondo palo. Il che significa che ha coperto una bella fetta di campo. Il gol, però, all’inizio dell’azione è stato confezionato bene: Akpa Akpro si è liberato molto bene di Ederson, ha dato la palla in area per Baldanzi che ha girato immediatamente al centro; Ruggeri, nel tentativo difendente ha rinviato la palla sul corpo di Caputo e questa è finita sui piedi di Ebuehi che l’ha messa dentro da due passi. Correva il 44′.
Al rientro dal riposo l’Atalanta ha macinato gioco, tanto quanto come nel primo tempo. Cuore, carattere sono caratteristiche che non mancano ai bergamaschi, che vanno a riprendersela al 58’ con una incornata di De Roon sull’ennesimo traversone di Ruggeri.
Poi Gasperini fa i cambi: dentro Lookman, Boga e Hojlund. Zanetti vede la sua squadra abbassarsi, costretta dalla potenza offensiva della Dea. E una decina di minuti dopo il suo innesto, Hojlund va in gol e Bergamo torna a sorridere e a rivedere le stelle europee brillare nel cielo.
Gasperini a fine gara si è detto molto soddisfatto di tutti per tutto l’arco della gara. A noi sono piaciuti soprattutto Zappacosta (il migliore) e Ruggeri. E ora attendiamo di vedere come andranno a finire i match di domenica Inter-Juventus e Lazio-Roma.
Atalanta-Empoli 2-1
Reti: 44’ Ebuhei; 58’ De Roon; 86’ Hojlund.
Atalanta: Musso 6.2; Toloi 6.7, Palomino 6.7, Scalvini 6.6 (76’ Lookman 6.4); Zappacosta 8.1 (79’ Maehle 6.3), De Roon 7.9, Ederson 7.3, Ruggeri 7.8; Pasalic 6.2 (89’ Demiral 6); Zapata 6.2 (79’ Hojlund 7.2), Muriel 7.4 (79’ Boga 6.3). All. Gasperini 6.8.
Empoli: Perisan 67; Ebuehi 7.1, Winter 6.3, Luperto 6.7, Parisi 7.2; Akpa Akpro 6.9 (69’ Henderson 5.8), Grassi 6.7 (59’ Ismajli 6.4; 80’ Walukiewicz 6.3), Fazzini 63 (59’ Bandinelli 6); Baldanzi 6.2 (69’ Haas 6); Satriano 6.6, Caputo 6.9. All. Zanetti 6.5.
Arbitro: Dionisi.