Coppa Italia: Marchisio promuove la Juventus ai quarti

341

L’obiettivo delle grandi squadre impegnate in Coppa Italia è ottenere il massimo obiettivo con il minimo sforzo, ovvero schierare un bel po’ di seconde linee per testarne la condizione e far rifiatare gli attori principali. Quanto accaduto alla Juventus, impegnata nel match a eliminazione diretta con il Bologna per l’accesso ai quarti, corrisponde solo in parte all’assunto sopra menzionato. Sono necessari 120’ ai bianconeri per avere ragione degli avversari. Non proprio una passeggiata in vista della gara di campionato contro la Roma. Finisce 2-1 per la Juve che ai quarti se la vedrà con la vincente di Roma-Fiorentina. Antonio Conte ha potuto rivedere all’opera Quagliarella dal 1’ al centro del tridente d’attacco, il discusso Krasic sulla destra e l’inossidabile Del Piero che, bandana in testa per proteggere la vasta ferita alla testa rimediata in campionato, sfoggia il meglio del suo repertorio nella ripresa. Della partita sono pure Sorensen e De Ceglie esterni difensivi e il trio Marrone-Pazienza-Giaccherini a centrocampo. Sta di fatto che il protagonista assoluto della gara, e della qualificazione dei bianconeri maturata ai tempi supplementari, diventa Claudio Marchisio, subentrato a Marrone al 34’ del secondo tempo. La sola presenza in campo serve a dare una scossa alla Juve, che dopo aver impattato su uno straordinario portiere felsineo Agliardi e aver neutralizzato due pericolose conclusioni di Acquafresca grazie all’ottimo Storari, trova il gol al 90’ con Giaccherini, l’ex cesenate che ubriaca la difesa del Bologna e conclude in rete con perfetto diagonale. Roba da indurre Conte a soprannominarlo “Giaccherinho”. Sembra fatta, ma l’orgoglio della squadra di Pioli è più forte e, quantunque in piedi per infortunio a Pulzetti e le tre sostituzioni completate, trova il pareggio con un colpo di testa di Raggi al 96’. Il resto non è roba da Italia-Germania 4-3 ma l’intensità agonistica e le emozioni le somigliano. Ed è così che Marchisio trova il gol decisivo al 13’ del primo dei due tempi supplementari, frutto di un delizioso controllo in area che sbilancia un avversario e di un tocco preciso di sinistro. Gesto da pallone d’oro e settima rete di quella si prospetta essere una stagione d’oro per il centrocampista sempre più avviato a ricalcare le orme di Tardelli.

forbes