Tanto chiaroscuro e molte tinte grigie nel weekend azzurro degli sport invernali. Gli unici podi arrivano dal fondo e dallo slittino, mentre nelle specialità alpine bisogna accontentarsi dei piazzamenti. Nella 10 km a tecnica libera di Kuusamo in Finlandia, Roland Clara coglie il secondo posto alle spalle di un inarrivabile Petter Northug e si conferma nuovo leader del fondo azzurro migliorando il terzo posto di Sjusjoen. La prima tappa stagionale della Coppa del mondo dello slittino singolo sulla pista di Igls regala alla storia lo stesso ordine d’arrivo della passata annata con il duo tedesco formato da Felix Loch e David Moeller a battere la concorrenza e Armin Zoeggeler a cogliere un importante podio col terzo posto. Il cannibale dello slittino incassa il piazzamento numero 93 della carriera fra i migliori tre (il decimo sul catino austriaco dove si è imposto in tre occasioni) e pone il primo tassello nella caccia alla undicesima sfera di cristallo di cui è detentore.
Nel gigante femminile di Aspen quarto successo della carriera in Coppa del mondo per Viktoria Rebensburg, campionessa olimpica in carica, che ha recuperato dalla quinta posizione di metà gara con una seconda manche strepitosa, in cui ha messo in fila Elisabeth Goergl (in testa al mattino) di 33 centesimi e Julia Mancuso di 44 centesimi.
Niente da fare invece per Denise Karbon, terza nella prima manche con il terzo tempo, che ha concluso al sesto posto. Irene Curtoni ha recuperato tredici piazze col secondo tempo di manche che è valso alla valtellinese il sedicesimo posto. Appena un gradino sotto c’è Lisa Magdalena Agerer, diciassettesima e per la prima volta in carriera a punti. Manuela Moelgg, diciannovesima, si è difesa come ha potuto nonostante il mal di schiena che la perseguita da tanto tempo mentre Nicole Gius, ventesima, ha centrato un piazzamento che le restituisce un pizzico di fiducia. Infine Giulia Gianesini non è riuscita a fare meglio del ventitreesimo posto. Unica ritirata Federica Brignone: la vicecampionessa del mondo di gigante è uscita poco prima del secondo intermedio nella prima manche. Marlies Schild sigilla la trentesima perla della carriera dominando lo slalom femminile di Aspen, primo della stagione di Coppa del mondo, con la consueta prova di schiacciante superirità sulla concorrenza. L’austriaca precede una positiva Maria Pietilae-Holmner, staccata di ben 1219, mentre Maria Hoefl-Riesch dà segnali di vita nel giorno in cui Lindsey Vonn non corre per il mal di schiena con un terzo posto che riscatta una prima parte di stagione negativa. L’Italia si consola con l’ottima seconda manche di Manuela Moelgg che permette alla finanziera di San Vigilio di Marebbe di chiudere al settimo posto. Segnali di vitalità anche da parte di Irene Curtoni, diciottesima alla fine ma autrice di una buona prima parte, chiusa al dodicesimo posto. E ricomincia una nuova carriera pure Chiara Costazza. La trentina, partita col pettorale 42, raccoglie un incoraggiante ventunesimo posto utile a incamerare fiducia per le prossime tappe.
Sulla pista di Lake Louise decima vittoria in una discesa di Coppa del mondo per il 37enne Didier Cuche, l’highlander delle nevi che ha preceduto per soli 6 centesimi il compagno di squadra Beat Feuz per una doppietta rossocrociata di grande prestigio. Al terzo posto un sosprendente Hannes Reichelt, partito con il pettorale numero 45 e arrivato sul podio a soli 8 centesimi dal vincitore. Italia a punti solo con Dominik Paris, buon 13/o a 1″08, e con Christof Innerhofer, 23/o a 1″56. Fuori dai trenta tutti gli altri. Aksel Lund Svindal vince il superG disputato sotto la neve con visibilità pessima. Svindal conquista la sesta vittoria in carriera nel superG, precedendo per 23 centesimi lo svizzero Didier Cuche e per 64 il francese Adrien Theaux. La visibilità migliora sul finale agevolando lo splendido 13/o posto dell’azzurro Siegmar Klotz a 1″69 da Svindal, miglior risultato della carriera, ottenuto partendo con il pettorale numero 65. Peter Fill al 16/o posto a 1″79 da Svindal, mentre Christof Innerhofer si è ritirato dopo aver perso lo sci esterno all’ingresso di un curvone nella parte tecnica del tracciato.