Nessun dorma quando c’è di mezzo l’Udinese. Che, infatti, si nasconde dietro un atteggiamento di poca brillantezza per poi esplodere nel finale con due micidiali azioni in contropiede, decisive per il successo sulla Roma, scesa in campo senza Totti. Allo stadio Friuli, dove la squadra di Guidolin vince sempre (sei su sei) e non prende gol, va in scena un copione noto che vede la partita risolta da due episodi ravvicinati quando sembrava avviata a concludersi sul pareggio senza reti. Dopo un primo tempo pressoché scarso di emozioni, i giallorossi sono i protagonisti della ripresa, che inizia con una bordata di De Rossi da trenta metri annullata da una grande parata di Handanovic e il seguente colpo di testa di Juan a fil di palo. Una discesa di Lamela, che arriva a tu per tu con il portiere friulano, e una conclusione di Osvaldo di poco alta sulla traversa, confermano la maggiore pericolosità della squadra di Luis Enrique, il quale ad un certo punto pensa di vincere e getta nella mischia Bojan richiamando il centrocampista Gago. La Roma non sfonda e al 33’ arriva il colpo grosso dell’Udinese con lancio di Pinzi per Di Natale che scatta con i tempi giusti e brucia in velocità il difensore giallorosso Kjaer (che nella circostanza subisce un infortunio muscolare), calciando di potenza e precisione all’incrocio dei pali fulminando il portiere Stekelenburg. Il tentativo di rimonta romanista si spegna dieci minuti dopo con la fuga di Armero sulla sinistra e il cross che supera Stekelenburg in uscita per trasformarsi in comodo assist per Isla, in gol a porta vuota. L’Udinese vince 2-0 e torna al comando della classifica in attesa dell’esito dello scontro diretto Lazio-Juventus e del risultato del Milan. La Roma, con Pjanic, Lamela e Osvaldo, non riesce a sfondare soprattutto per merito della difesa friulana e vede arrestare la sua rincorsa alle prime posizioni.
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