Volley Bergamo, Cagnin caricata a mille sprona le compagne per Gara 2

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Ripartire dal primo set disputato a Palazzo Wanny. Sarà questa la missione della Volley Bergamo 1991 che disputerà giovedì 20 aprile (diretta Rai Sport + HD alle 20.30) davanti al pubblico amico del Pala Intred Gara 2 dei Quarti di Finale di Playoff Scudetto contro la Savino Del Bene Scandicci.

In Gara 1, le ragazze di coach Micoli si sono rese protagoniste di una partenza fulminante, in grado di sorprendere le toscane accumulando un +7 di vantaggio sul 10-17. Poi qualche imprecisione ha permesso alle avversarie di crescere e impattare sul 18-18, una rimonta che ha dato il la alla vittoria del set per Scandicci, che poi ha perfezionato il successo nei successivi due set.

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Servirà maggiore precisione in attacco alle orobiche (solo l’11% di efficienza offensiva), ritrovare le due principali armi offensive Lanier e Lorrayna e soprattutto avere più compattezza a muro per limitare Zhu e l’attacco della squadra di coach Barbolini. Che dal canto suo vorrà invece chiudere il più in fretta possibile la contesa per proiettarsi alla Semifinale contro la vincente tra Milano e Casalmaggiore.

Emma Cagnin dà la carica alle compagne: “Scandicci è a buon diritto una delle squadre di vertice di questo Campionato. Per riuscire a batterla dobbiamo mettere in campo qualche soluzione in più in attacco e ci stiamo lavorando. Dobbiamo anche allenare la battuta, con cui eravamo partite aggressive in Gara 1, ma poi siamo calate. E dobbiamo cercare di essere più ordinate nei momenti decisivi. Avremo però dalla nostra il fattore campo e quando giochiamo in casa siamo sempre cariche”.

Coach Barbolini, dal canto suo, non vuole disattenzioni: “Dopo Gara 1 abbiamo un vantaggio importante, ma sappiamo che si ripartirà dallo 0-0. Abbiamo visto che se non partiamo con la giusta intensità loro possono scappare via. La prossima partita per Bergamo rappresenta l’ultima spiaggia e sicuramente non molleranno nulla. Per questo, rispetto a domenica, dovremo essere bravi a sbagliare il meno possibile”. (U.S.)