Scanzo si appresta a congedarsi con un’altra sfida a Mantova. Utile solo per le statistiche, o meglio, per la fantomatica classifica avulsa in ottica potenziali ripescaggi. Nulla più che un tentativo di indorare la “pillola”. In fin dei conti l’incrocio con i virgiliani vale tanto quanto quello precedente datato 20 maggio: il mese scorso, con Acqui già in A3, ci si preparava alla seconda fase mentre sabato, con Malnate promossa, qualcosa più di una partita che va a sigillare un’annata oltre ogni aspettativa.
Perché a prescindere dalla formula più che discutibile dei playoff che i giallorossi, già senza Giorgio Gritti, sono stati costretti ad affrontare privi anche dell’opposto Simone Falgari, è sempre doveroso rammentare la seconda regular season vinta in due anni e la quarta qualificazione al post season in cinque anni (escluso il 2020, quando il torneo venne stoppato per la pandemia).
A +1 su Yaka, volata nella categoria superiore dopo il 3-1 di martedì la PalaDespe, a +4 su Caronno e addirittura a +19 su Saronno. Oltretutto con una compagine che promuoveva titolari proprio i due indisponibili (con cambio di ruolo per l’ottimo Falgari, alternativa in posto 4 a titolare in posto 2) e che, Marzorati a parte (eccellente la sua abnegazione da centrale ad opposto per necessità) come alternative – al netto di Cattaneo chiamato a rimpiazzare Gritti – presentava solamente ragazzi del vivaio (Magnifico, Caldara e Gavazzi) o comunque formati a Scanzo (Rondi).
Il match con Mantova allora potrebbe divenire funzionale proprio ai giovani, per mettere qualche set in più sul palcoscenico della cadetteria. Fischio d’inizio alle 17:30 (ingresso gratuito) contro un avversario che, sempre per ciò che concerne gli effimeri dati, potrebbe avere giusto lo stimolo per mantenere l’imbattibilità interna. Si raschia il barile delle motivazioni, altro non si può fare. (U.S.)