di Marco Cangelli
Il freddo dell’inverno è ancora lontano, ma la Nazionale Italiana di snowboard alpino ha già iniziato ad alzare i giri del motore.
La squadra guidata dal direttore tecnico Cesare Pisoni è al lavoro fra il “Centro Sportivo Saletti” di Nembro e la palestra “Reborn” di Torre Boldone per quattro giorni di allenamenti e test fisici in vista della prossima stagione che vedrà gli azzurri provare a difendere i titoli conquistati nell’ultima annata.
Jasmin Coratti, Nadya Ochner ed Elisa Caffont in campo femminile e Daniele Bagozza, Edwin Coratti, Gabriel Messner, Aaron March, Marc Hofer, Maurizio Bormolini, e Mirko Felicetti fra gli uomini si stanno cimentando nei diversi esercizi programmati dal preparatore atletico Matteo Artina.
“In questo momento siamo a metà del pre-stagione, quindi del periodo precedenti agli allenamenti su neve. Il lavoro inizia ad esser più intenso, riduciamo i volumi e iniziamo ad aumentare i carichi. In parallelo possiamo lavorare anche sull’agilità, per cui andiamo a fare balzi, sprint, lavori con la corda proprio proprio perchè abbiamo bisogno di aver a disposizione atleti forti, complice uno sport che richiede un importante sforzo fisico soprattutto in curva – ha sottolineato il tecnico orobico -. Stiamo iniziando ora con il blocco di potenza e, nonostante non li vediamo sempre, stiamo avendo degli ottimi riscontri da parte dei ragazzi. Ognuno di loro è un po’ una scommessa perchè è necessario disegnare su di loro gli allenamenti“.
La Nazionale Italiana vedrà anche l’ingresso di una serie di nuovi atleti che prenderanno parte per la prima volta alla Coppa del Mondo, rinnovando così un campo partenti che vede la presenza del veterano Roland Fischnaller.
Forze nuove che stanno già dimostrando un ottimo impatto come confermato da Artina: “I giovani stanno rispondendo molto bene anche perchè, prima di entrare in Nazionale, già entrano in contatto con i veterani. L’imprint della squadra è molto serio e fissato sul duro lavoro. La responsabilità di ogni singolo atleta è quella di puntare sui test fisici tramite il CONI al fine di garantire un costante miglioramento – ha sottolineato Artina -. Loro sanno che la concorrenza è alta perchè non entrano a sostituire i veterani alla fine della carriera, ma a sostituire atleti maturi ancora in cima alla classifica di Coppa del Mondo. Per molti di loro riuscire avvicinarsi ad alcuni atleti della Nazionale significa avvicinarsi ai primi posti“.