Questa Atalanta è solida e sa soffrire, senza affannarsi. Sempre concentrata. L’Atalanta parte con il piede sull’acceleratore e non dà respiro al Verona, che fatica a capire cosa stia succedendo in campo. In assenza di Scamacca Gasperini ricorre a Pasalic come attaccante.
Al 13’ la Dea va in gol con una bella azione orchestrata da Lookman-De Roon-Holm che fa velo e mette Koopmeiners nelle condizioni ideali per fare gol. E l’olandese, ovviamente, non si fa pregare.
Poi Barone aggiusta qualcosa a centrocampo e il Verona si è messo a combattere conquistando campo e palla. Ogni volta però che l’Hellas tentava di avvicinarsi all’area di rigore dei nerazzurri, veniva regolarmente respinta. Al contrario, ogni volta che l’Atalanta si presentava ai limiti dell’area veronese si faceva ogni volta pericolosa.
La ripresa ha visto il Verona spingere con insistenza, gestire palla e giocare, ma solo fino alla trequarti. Da lì in avanti era tutto off limits a vantaggio dei forti difensori della Dea, che si sono dimostrati un muro insuperabile.
E nell’unica occasione creata dal Verona, con un bel tiro di Suslov, questi trovava Carnesecchi pronto alla respinta, più plateale che complicata.
Anche nella ripresa l’Atalanta ha ricalcato lo stesso copione già visto nel primo tempo, dopo il gol. Più attenta a distruggere il gioco altrui con tanti errori tecnici che non permetteva ai giocatori atalantini di imbastire azioni chiare e lampanti. Non per questo sono venute meno le azioni da gol. Dentro De Ketelaere al posto di Lookman e messo a fare il centravanti, il belga si è mangiato incredibilmente un gol a porta vuota. Così come Ederson, che è andato a cercarsi un inutile tiro a giro quando sarebbe stato sufficiente calciare dritto per dritto con tutto lo specchio della porta davanti.
Alla fine i tre punti sono arrivati e meritatamente conquistati. La classifica comincia a sorridere ed è stato bello vedere il giro di giocatori come Holm, Hateboer, Miranchuk e Palomino. Giocando ogni tre giorni c’è bisogno di tutti per iniettare forze fresche quando servono durante la gara.
Questa sera non si è avuta l’impressione di un calo fisico (molto bene) dei bergamaschi, ma una volontà precisa di non prendere gol (quarta volta in sei partite). E anche questo è un segno di maturità. Per ottenere gli obiettivi importanti questo è l’atteggiamento più utile.
Domenica al Gewiss arriva la Juventus. Da quella gara si capiranno molte cose.
Verona-Atalanta 0-1
Rete: 13’ Koopmeiners.
Verona: Montipò 5.9; Magnani 6.1, Hien 6.9, Dawidowicz 6.2; Faraoni 6.4 (58’ Lazovic 6.2), Hongla 6.1 (83’ Serdar 6.1), Duda 6.2 (73’ Saponara 6), Terracciano 7.1; Folorunsho 6, Ngonge 6.1 (73’ Henry 6.1), Bonazzoli 5.8 (57’ Suslov 6.2). All. Barone 6.21.
Atalanta: Carnesecchi 6.9; Toloi 6.9 (78’ Scalvini 6.2), Djimsiti 7.4, Kolasinac 6.7; Holm 6.3 (46’ Hateboer 6.3), Ederson 7.1, De Roon 7.1, Ruggeri 6.8 (89’ Palomino 6.3); Koopmeiners 7.5 (MVP), Lookman 6.1 (46’ De Ketelaere 6.3), Pasalic 6.4 (73’ Miranchuk 6.2). All. Gasperini 6.64.
Arbitro: Dionisi.