Coppa del Mondo, a Soelden Sofia Goggia conquista i primi punti in gigante dopo quasi due anni

La 30enne di Astino ha concluso la propria prova in sedicesima posizione risalendo la graduatoria e concludendo con 2"94 dalla svizzera Lara Gut-Behrami

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Primi punti preziosi per Sofia Goggia all’esordio stagionale in Coppa del Mondo di sci alpino.

La 30enne di Astino è tornata a centrare un posto fra le prime trenta in slalom gigante dopo quasi due anni dal dodicesimo posto ottenuto a Lienz nel dicembre 2021, chiudendo l’opening di Soelden in sedicesima posizione.

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Dopo i problemi incorsi nella prima manche che l’hanno costretta a ripetere la competizione a causa della presenza di un addetto in pista, la finanziera orobica si è ripetuta mostrando una sciata conservativa che non le ha consentito di rimanere agganciata alle avversarie.

Sul muro però la fuoriclasse bergamasca ha patito una scivolata che l’ha costretta a correggere la traiettoria e ad accumulare buona parte dello svantaggio portatosi fino al traguardo nei pressi del quale Goggia è riuscita a recuperare.

Goggia ha così concluso la prova in 2’21”88 che le ha consentito di recuperare tre posizioni rispetto alla prima discesa e chiudere con 2”94 di ritardo dalla svizzera Lara Gut-Behrami.

“Penso di esser partita con una parte del gigante più solida, dispiace di essermi persa a trequarti del muro, poi il piano finale è il mio pane – ha confessato la vice-campionessa olimpica ai microfoni della Rai -. Senza quei tre/quattro decimi sarebbe stata una gara diversa”.

Niente da perdere invece per Lara Gut-Behrami che ha completato un’imperiosa rimonta dopo gli errori della prima manche e si è aggiudicata la prima gara dell’anno.

L’elvetica ha gettato “il cuore oltre l’ostacolo” mettendo in mostra la propria sciata “ad avanzare” che l’ha resa nota e le ha consentito di recuperare soprattutto nei tratti più veloci del ghiacciaio del Rettenbach fermando il cronometro in 2’18”94.

Una situazione che le ha permesso di precedere di soli due secondi la valdostana Federica Brignone, costretta ad arrendersi dopo una prova più guardinga rispetto alla discesa inaugurale e che non le ha consentito di conservare l’ampio vantaggio accumulato.

Terza piazza per la slovacca Petra Vhlova che ha dimostrato di aver svoltato dopo una stagione in chiaro e scuro terminando a quattordici centesimi dalla vetta, mentre la svedese Sara Hector è scivolata fuori dal podio complice una serie di “piccole frenate” realizzate in serie che l’hanno relegata al quarto posto complessivo.

Buona crescita per Marta Bassino che si è ritrovata nella seconda manche dimostrandosi fra le più veloci sul muro centrale e guadagnandosi così la quinta piazza a 1”19 da Gut-Berhami davanti alla statunitense Mikaela Shiffrin, sesta a 1”40.

In chiave azzurra va segnalata anche la ventottesima posizione della vicentina Asja Zenere che non è riuscita a ripetere quanto già fatto in precedenza.