Lazio e Udinese, uniche superstiti nella seconda manifestazione continentale per club, vanificano il turno casalingo nell’andata dei sedicesimi di finale. Disastrosa la squadra di Reja, che crolla all’Olimpico (1-3) sotto i colpi dell’Atletico Madrid. Spuntato l’attacco dei friulani che, senza Di Natale, chiudono a reti bianche contro il Paok Salonicco. Il cammino in Europa League appare compromesso per la Lazio, mentre l’Udinese è chiamata all’impresa nel ritorno sul campo di Salonicco in presenza di un clima prevedibilmente caldo e acceso, come fa intuire la presenza di oltre cinquemila sostenitori sugli spalti dell’Olimpico. La contemporanea assenza di Isla e Di Natale pesa sulla manovra della squadra di Guidolin, che nel primo tempo coglie un palo con un siluto di Abdi e nella ripresa attacca con continuità senza riuscire a perforare la difesa greca. A Salonicco l’Udinese dovrà segnare almeno un gol . Anche un pareggio con reti promuoverebbe i friulani. Onestamente poche le speranze di un capovolgimento da parte della Lazio, punita dal suo ex giocatore Simeone, oggi sulla panchina dell’Atletico Madrid. Eppure è la formazione biancoceleste a portarsi in vantaggio dopo 20’ con Klose che ribatte in rete una respinta del portiere Courtais su bordata di Candreva. Dopo 5’ il pareggio dei madrileni con Adrian e quindi il sorpasso con un cross dell’ex juventino Diego su cui esce male Marchetti permettendo a Falcao di segnare. Al 18’ della ripresa, con la Lazio protesa alla ricerca del pareggio, un contropiede di Diego dà il via al terzo gol dell’Atletico Madrid firmato ancora da Falcao, cognome che evoca dispute d’altri tempi con i cugini giallorossi.