La stagione 2012 del ciclismo comincia con una pesante anteprima: la squalifica per due anni di Alberto Contaror. Il ciclista spagnolo restituisce le vittorie nell’edizione 2010 del Tour de France e al Giro d’Italia dello scorso anno. Il Tribunale Arbitrale dello Sport, massimo organo mondiale della giustizia sportiva, gli ha inflitto la pena per quanto accadde al Tour 2010, quando nel sangue di Contador furono riscontrati 50 picogrammi di clenbuterolo, sostanza stimolante vietata. Quando la notizia trapelò, nel corso dei mondiali di ciclismo disputati a Melbourne nel settembre 2010, Contador sostenne di aver assunto inconsapevolmente la sostanza illecita per colpa di una errata alimentazione. La federazione ciclistica spagnola ha dato credito alla linea difensiva, non così l’Unione Ciclistica Internazionale e la Wada, l’organizzazione preposto al controllo rispetto all’uso di doping. Il sospetto mosso dal TAS è che la presenza di clenbuterolo, seppure in quantità infinitesima, sia dovuta a pratiche di autoemotrasfusione. Sta di fatto che la vittoria al Tour de France 2010 passa al lussemburghese Andy Schleck, che finì secondo ai Campi Elisi di Parigi, mentre il vincitore del Giro d’Italia 2011 è Michele Scarponi. Essendo la condanna retroattiva e non potendo gareggiare fino al 6 agosto 2012, Contarod dovrà rinunciare alle Olimpiadi di Londra, oltre che a Giro e Tour. Ci si chiede legittimamente come mai siano stati necessari 565 giorni (il prelievo venne effettuato il 21 luglio 2010) per ottenere la sentenza, concedendo a Contador di continuare a correre, salvo poi cancellarne le vittorie. Il ciclista spagnolo continua a ribadire di aver assunto la sostanza mangiando una bistecca, dunque in modo inconsapevole, la qual cosa avrebbe fatto scattare l’ipotesi di negligenza, che tuttavia il TAS non ha riconosciuto.