Eccolo il regalo dei nerazzurri al proprio allenatore: battono l’Udinese 2-0 e ottengono tre punti che possono valere tantissimo. La candelina su questa bella torta la potrebbe mettere l’Inter che domani sera se batte la Fiorentina permetterebbe all’Atalanta di assestarsi al quarto posto.
Un pacatissimo Gasperini arriva in sala stampa dopo aver concesso alla tifoseria, che lo ha acclamato a fine gara, il solito rituale del “salta con la curva”. Il mister di Grugliasco continua a ripetere (e lo sta dicendo da ormai più di un mese) che vede una squadra in crescita. E che crescita, soprattutto in alcune individualità.
Non c’è Koopmeiners e allora il mister dei nerazzurri schiera il tridente De Ketelaere-Miranchuk-Scamacca. E i tre hanno fatto faville, soprattutto nel primo tempo. Charles De Ketelaere è stato il migliore. Dai suoi piedi sono partite le palle decisive (assist) che hanno permesso prima a Miranchuk e poi a Scamacca di andare in gol. Quando la palla arriva sui suoi piedi e sui piedi di Miranchuk succede sempre qualcosa ed è qualcosa di veramente bello. Si chiama classe. Ma i due hanno imparato anche a difendere. Se perdono palla nel contrasto se la vanno a riprendere e quasi sempre ci riescono.
La partita con l’Udinese è durata un tempo, dove i nerazzurri hanno dominato la gara con una netta supremazia tecnico-tattica. I bianconeri di Cioffi sono sembrati addirittura sfiduciati e privi di qualità che, francamente, ci si sarebbe aspettati da una squadra che nelle individualità sembra più forte di quanto non dica la classifica. Ma quella del primo tempo è una Udinese che se è in fondo alla classifica non è lì per caso.
Dopo dieci minuti il portiere Okoye ha già ottenuto due richiami da Piccinini per perdita di tempo. Se una squadra pensa di venire a Bergamo e conquistare i punti con la perdita di tempo finisce che poi, non solo perde tempo prezioso, ma addirittura la gara, come è accaduto.
Le cose migliori, come detto, si sono viste nel primo tempo. Scamacca, dopo due squilli andati a vuoto (uno di testa e uno di destro), trova finalmente il gol, servito da un cioccolatino di De Ketelaere dentro l’area. Cioffi non si dà pace per aver preso questo secondo gol, allo scadere del primo tempo, da rimessa laterale (è vero, prendere gol così fa male). Ederson corre come suo solito e in più ci mette anche un paio di aperture illuminanti e una triangolazione mancata da Scamacca per un soffio.
De Ketelaere e Miranchuk si trovano che è una meraviglia e sulle fasce Ruggeri e Holm spingono a più non posso. Holm nella ripresa si esibisce anche in una sforbiciata volante ben parata da Okoye. Applausi scroscianti.
Nel secondo tempo Cioffi inserisce uomini di maggior qualità: Pereyra, Payero, Ehizibue, ma è stata soltanto una reazione “priva di cattiveria” come l’ha definita lo stesso Cioffi. L’Atalanta ha deciso di lasciare il pallino del gioco all’Udinese accontentandosi di controllare la gara e così ha portato in porto una vittoria senza grandi problemi.
Il Gewiss Stadium sta diventando un vero e proprio fortino nerazzurro. E domenica a Bergamo arriva la Lazio, diretta concorrente per un posto in Champions.
Atalanta-Udinese 2-0
Reti: 33’ Miranchuk, 46’ Scamacca.
Atalanta: Carnesecchi 7.4; Scalvini 6.9 (80’ Palomino 6.4), Djimsiti 7.1, Kolasinac 5; Holm 7 (69’ Hateboer 6.1); De Roon 7.6, Ederson 7.2, Ruggeri 7.4 (69’ Zappacosta 6.3) ; Miranchuk 7.6 (88’ Muriel 6.1), De Ketelaere MVP 8.9; Scamacca 7.8 (69’ Pasalic 5.8). All. Gasperini 7.03.
Udinese: Okoye 8.3; Ferreira 6.3, Perez 6, Kristensen 6.7; Ebosele 5.9 (46’ Ehizibue), Lovric 6.5 (80’ Brenner), Walace 6.9, Samardzic 6.8 (61’ Payero), Kamara 6.4 (76’ Zemura); Thauvin 6.7 (61’ Pereyra), Lucca 6.4. All. Cioffi 6-47.
Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì.