Luciano Spalletti è il miglior allenatore del 2023. A lui viene data quest’anno la Panchina d’oro, giunta alla 32.a edizione. Il Ct azzurro è stato votato dai colleghi allenatori quale miglior tecnico della passata stagione, in cui ha condotto il Napoli al terzo scudetto della sua storia.
“Parto con i ringraziamenti inevitabili: in primis ai miei calciatori, poi a tutti i collaboratori, agli addetti ai lavori, alla società del Napoli, così come a tutta la città che ci ha fatto vincere questo scudetto”, ha commentato Spalletti ricevendo il premio dalle mani del presidente della FIGC Gabriele Gravina e dal presidente del Settore Tecnico Demetrio Albertini. Il commissario tecnico ha ottenuto la maggioranza delle preferenze dei colleghi tecnici (42 voti). Dietro di lui Simone Inzaghi con 6 preferenze, mentre terzo è arrivato Stefano Pioli (3 voti).
“Devo dire grazie a tutti voi che siete fonte di ispirazione – ha poi concluso il Ct degli Azzurri rivolgendosi agli allenatori in platea -. Ho cominciato andando a lavorare con mio fratello che mi portava la borsa e la scambiavo con i libri di scuola, ora sono in paradiso ad allenare la Nazionale. In un momento difficile del calcio italiano, possiamo comunque sempre vantare allenatori di primissimo livello, anche nelle maggiori competizioni europee. Ricevere la panchina d’oro da colleghi di primissimo piano vuol dire ricevere la stima di allenatori fra i più bravi al mondo, è il miglior premio a cui potessi ambire, che auguro a tutti di poter vincere. Questo mi impone di essere un allenatore migliore in futuro”. Per Luciano Spalletti si tratta della seconda Panchina d’oro della carriera, dopo quella ottenuta oltre diciotto anni fa, per la stagione 2004/2005, quando era alla guida dell’Udinese.
Il presidente Gabriele Gravina in apertura della cerimonia ha ricordato la perdita di Gigi Riva: “È stata una grande perdita che ha colpito la famiglia del calcio. Gigi Riva è stato un uomo schietto, determinato e onesto. Dal suo ricordo dobbiamo tutti trarre ispirazione, soprattutto dalla sua grande capacità di essere presente e determinante senza reclamare mai allori per se stesso, perché per lui prima venivano gli amici, i compagni e la sua squadra”. Gravina ha poi sottolineato: “È un grande piacere vedervi qui oggi tutti insieme, in questa occasione di condivisione e amicizia. È questo lo spirito della Panchina d’oro: non mi stancherò mai di ripeterlo, l’allenatore è un ruolo determinante all’interno del nostro sistema, ma è divenuto sempre più complesso. È un ruolo guida che deve esprimere leadership e responsabilità non solo in campo, ma in ogni aspetto a 360°”.
Padrone di casa il presidente del Settore Tecnico, Demetrio Albertini ha poi aggiunto: “Questa è la casa di Renzo Ulivieri e continuerà a esserlo, lo aspettiamo con affetto. Oggi abbiamo qui presenti miei vecchi allenatori e altri giocatori che erano miei compagni di squadra: in questi anni, come Settore Tecnico, abbiamo ampliato i criteri di selezione per entrare ai corsi della scuola allenatori, cercando di valorizzare i territori con il corso di Responsabile del Settore Giovanile. Il nostro mondo deve aprirsi e farsi contaminare: solo attraverso la contaminazione con altri mondi possiamo migliorare il nostro calcio. È per questo che sono felice della presenza di Cucinelli come docente di giornata”.
Anche l’Atalanta ha avuto il suo momento di gloria in questa giornata. Infatti, il miglior responsabile per il Settore Giovanile ad aggiudicarsi il premio intitolato allo storico dirigente ‘Mino Favini’ è stato Roberto Samaden, responsabile della ‘Sezione per lo sviluppo del calcio giovanile e scolastico’ del Settore Tecnico e attuale dirigente dell’Atalanta, che ha ricevuto il premio per la scorsa stagione in cui era all’Inter.
“Ho già avuto l’onore di ricevere questo riconoscimento la prima volta che è stato assegnato, vale a dire nel 2020 – ha commentato Samaden a margine della premiazione–. Naturalmente è un premio che mi riempie di orgoglio perché in esso è racchiuso l’apprezzamento dei tuoi colleghi per il lavoro che fai e per come lo fai. Questo particolare aspetto ha un valore per me inestimabile. Il fatto che il riconoscimento sia intitolato a Mino Favini, lo rende ancora più significativo e magico, soprattutto perché lo ricevo proprio nella stagione in cui la famiglia Percassi mi ha scelto per custodire lo straordinario patrimonio lasciato da Mino. Ero contentissimo nel 2020, sono estremamente felice oggi per i motivi che ho esplicitato. Un sentito ringraziamento ai colleghi che mi hanno votato, dimostrazione di stima che per me – lo ribadisco – è motivo di grande orgoglio”.
Il prestigioso riconoscimento ricevuto da Roberto Samaden inorgoglisce tutta la famiglia Atalanta. “Siamo davvero felici per Roberto – tiene a sottolineare il Presidente Antonio Percassi -. È un premio alla statura e al valore non solo del professionista ma anche dell’uomo, al quale appartengono principi e valori tanto cari ad Atalanta e da sempre linee guida per chi sovrintende all’attività del nostro Settore Giovanile, forgiato dall’indimenticabile Mino Favini. La scorsa estate per noi la scelta è stata facile, perché non c’erano figura professionale e persona migliori di Roberto cui affidare il nostro Settore Giovanile con l’obiettivo di custodirne lo storico patrimonio e di proseguirne la valorizzazione. Un sentito grazie a Roberto e i nostri più affettuosi complimenti per il meritatissimo premio che gli è stato assegnato”.
Fabio Grosso ha vinto la Panchina d’argento quale miglior allenatore del campionato cadetto della scorsa stagione: “Grazie davvero a tutti, con grande sincerità è un premio che mi fa molto piacere ricevere – ha detto l’ex tecnico del Frosinone –. Ogni volta che lo vedrò mi ricorderò del percorso bellissimo provato nei due anni e mezzo a Frosinone, chiuso in maniera splendida. Ringrazio la società e tutti i miei ragazzi, lo porto a casa con grande gioia. Lavoriamo e ci mettiamo passione ed entusiasmo per lasciare qualcosa di bello, per emozionarci ed emozionare. Ecco, oggi mi sono emozionato io”.
Per la Serie C, il premio per il miglior tecnico è andato a Vincenzo Vivarini, che l’anno scorso ha condotto il Catanzaro alla promozione in cadetteria: “Devo dire grazie ai miei colleghi, è stato un campionato bello, combattuto, equilibrato ma soprattutto con grande rispetto fra tutti. Devo dirvi grazie della fiducia riposta in me. Un altro, enorme, grazie va a Catanzaro, che ci ha stimolato, tirando fuori il meglio della squadra. Abbiamo fatto un campionato importante e c’è stata inoltre una simbiosi incredibile fra città e squadra che ci ha aiutato a superare le difficoltà. Grazie al club, a tutto lo staff e ai miei giocatori, perché è stato davvero un anno sopra le righe”.
Sul palco dell’auditorium di Coverciano è stato chiamato a ricevere una Panchina d’oro speciale Alberto Bollini, l’attuale tecnico della Nazionale Under 20 che la scorsa estate ha riportato gli Azzurrini dell’Under 19 sul tetto d’Europa dopo diciannove anni. “Ringrazio tutta la Federazione, questo è un premio che condivido con tutto il mio staff. Un grazie anche alle società e agli allenatori dei club, con cui trovo grande collaborazione che per un allenatore federale è molto importante per il lavoro di selezione. È un premio che dedico ai miei ragazzi, sono stati gli artefici di tutto questo, superando grandi difficoltà: visto che è il Sinner-day, devo dire che anche noi tante volte ci siamo trovati sotto 0-2 e siamo riusciti a ribaltare il risultato. La maglia Azzurra per me è speciale”.
Per quanto riguarda il calcio femminile, a vincere la Panchina d’oro è stato Alessandro Spugna, che nella scorsa stagione con la Roma ha prima vinto la Supercoppa e quindi poi trionfato in campionato, portando le giallorosse al loro primo Scudetto. Spugna ha mandato un videomessaggio di ringraziamento perché impegnato con la squadra nell’ultima partita del girone di Champions League in casa dell’Ajax. “Mi dispiace non essere presente, ma questo coincide con qualcosa di positivo per noi, perché ci giocheremo il passaggio del turno in Coppa. Ci tengo a ringraziare tutti i tecnici, sia per il voto, sia perché sono di grande stimolo per fare sempre meglio. Grazie staff, club, ragazze che sto allenando e che ho allenato. Se ho ricevuto questo riconoscimento così importante è merito loro“.
La Panchina d’argento è andata invece a Salvatore Colantuono, quest’anno tecnico del Parma, che l’anno scorso è arrivato terzo in Serie B alla guida del Cittadella.
Premiata anche l’attuale Ct della Nazionale femminile di Malta, Manuela Tesse, per la Panchina d’argento 2020/2021 ottenuta quando era alla guida del Pomigliano e che non aveva mai avuto l’occasione di ritirare.
Per quanto riguarda il futsal (con le votazioni a cura della Divisione Calcio a 5), la Panchina d’oro per il maschile è andata a Salvatore Samperi, che alla guida della Feldi ha portato il titolo nazionale a Eboli, il primo scudetto della storia di una squadra campana. Samperi è al suo secondo successo personale dopo l’edizione 2020/2021. Per il femminile, invece, la Panchina d’oro è stata assegnata a Gianluca Marzuoli, tecnico del Bitonto che nella scorsa stagione ha centrato l’accoppiata Scudetto-Coppa Italia. Per Marzuoli si tratta della terza Panchina d’oro. (U.S. Figc)
IL DETTAGLIO DELLE VOTAZIONI
Panchina d’oro
Luciano Spalletti (Napoli, 42 voti)
Simone Inzaghi (Inter, 6 voti)
Stefano Pioli (Milan, 3 voti)
Panchina d’argento
Fabio Grosso (Frosinone, 22 voti)
Claudio Ranieri (Cagliari, 16 voti)
Alberto Gilardino (Genoa, 6 voti)
Panchina d’oro Serie C
Vivarini (Catanzaro, 35 voti)
Luciano Foschi (Lecco, 8 voti)
Aimo Diana (Reggiana, 5 voti)
Panchina d’oro femminile
Alessandro Spugna (Roma, 18 voti)
Gianpiero Piovani (Sassuolo, 4)
Rita Guarino (Inter, 3)
Panchina d’argento femminile
Salvatore Colantuono (Cittadella, 8 voti)
Biagio Seno (Napoli, 3)
Massimiliano Catini (Lazio, 3)
Panchina d’oro maschile – Futsal
Salvatore Samperi (Feldi Eboli)
Panchina d’oro femminile – Futsal
Gianluca Marzuoli (Bitonto)
Premio ‘Mino Favini’ – Miglior responsabile di Settore giovanile
Roberto Samaden (Inter, 5 voti)
Vincenzo Vergine (Roma, 3)
Francesco Palmieri (Sassuolo, 3)
Angelo Carbone (Milan, 3)