Nessuno ci credeva. Meno che la caparbietà dei dirigenti dell’Atalanta Club Valgandino. Perché da quelle parti sanno come si fa a trasformare i sogni in realtà. Non è la prima volta. Il mais spinato insegna. È il 19 marzo e come da tradizione il Club nerazzurro del territorio assegna il premio “Bravo Papà” e sceglie il giocatore dell’Atalanta che nell’anno ha avuto la gioia di diventare papà.
Quest’anno il club ha scelto di assegnare il premio nientemeno che al presidente dell’Atalanta: Antonio Percassi. Proprio lui. Ma verrà? Non verrà? Il presidente Enzo Conti e il suo alter ego Giambattista Gherardi non avevano dubbi: verrà, verrà! Ed è partita l’onda delle iscrizioni alla cena con tanto di invitati speciali. Dal mondo della stampa capeggiati da Pier Carlo Capozzi e Stefano Corsi, ad ex calciatori nerazzurri aficionados del club da quando erano giocatori: Marino Magrin, Claudio Foscarini e Luigi Pasciullo. Come da tradizione qualche giocatore delle giovanili c’è sempre, ieri sera erano presenti Dragan Aleksandr dell’Under 17, Alex Castiello della Primavera e due fanciulle dell’U17 femminile: Matilde Ricuperati e Giada Campana. In questo settore Gandino gioca facile, perché Lucia Castelli, psicopedagogista, cura la crescita di tutto il settore giovanile nerazzurro. È di Gandino e ogni anno accompagna qualcuno di questi ragazzi e ragazze alla manifestazione.
La cena si è tenuta al Ristorante “da Leone” di Vertova e fra i tavoli c’erano ovviamente il sindaco di Gandino, Filippo Servalli, il parroco di Leffe (tifosissimo) don Giuseppe Merlini, rappresentanti di PromoSerio, alcuni membri dello staff dell’Atalanta e i tantissimi soci del club. Tutti a far festa ad Antonio Percassi, premiato perché lui è, prima che presidente dell’Atalanta, padre di sei figli, tra cui Luca Percassi, amministratore delegato del club nerazzurro.
Con molta semplicità Antonio Percassi ha condiviso la serata e poi ha avuto modo di esprimere il suo apprezzamento per l’organizzazione e il clima creato da uno dei più longevi club di tifosi atalantini, cosa sottolineata anche dal presidente dei club amici dell’Atalanta, Marino Lazzarini, sempre accompagnato dal decano dell’associazione il giornalista Arturo Zambaldo.
Al taglio della torta Antonio Percassi ha riassunto brevemente la sua vita: nato a Clusone, dopo un torneo estivo viene chiamato all’Atalanta. Viene preso e comincia a giocare in Serie A. Ma a 25 anni sorge in lui la volontà di fare l’imprenditore, vocazione più forte di quella che tirare calci a un pallone. Si lega a Luciano Benetton e inizia la sua carriera da imprenditore. Lascia il calcio (era finito al Cesena) e da lì parte una storia che Bergamo conosce benissimo. Poi i complimenti al club e l’augurio di poter rivivere le notti magiche in Europa. Quindi saluta e torna ai suoi impegni personali sicuro di aver lasciato un segno indelebile dentro la storia di questo club e nel cuore di questi tifosi, che tanto amano l’Atalanta. “Qui c’è la vera Atalanta”, ha sottolineato il presidente nerazzurro rivolgendosi a tutti i presenti.
E per terminare in bellezza, l’Atalanta Club Valgandino, ha celebrato i 40 anni dalla creazione dell’inno “Forza Atalanta”, cantato e registrato da Marino Magrin. E non poteva che finire tra il canto dell’inno e lo svolazzare dei tovaglioli di tutti i presenti sottolineando gli Alé oh oh. Con la neanche tanto nascosta ambizione, di poterlo far risuonare ancora una volta allo stadio, quello nuovo.