Tutte le preoccupazioni sono state sciolte come neve al sole. L’Atalanta è tornata dopo la sosta più tonica che mai. Va sul campo del Napoli e sfodera una super prestazione. Vince 3-0 e lascia una ferita alla squadra inseguitrice che potrebbe costare agli azzurri di Calzona l’ingresso nel giro dell’Europa.
Gasperini ruota i suoi giocatori nel modo più scientifico possibile e anche quando gestisce i cambi chi entra risponde in modo tonico e decisivo.
La voci arrivate dai media olandesi sulla volontà di Koopmeiners di essere ceduto a fine campionato, ma soprattutto, le voci di un suo possibile infortunio che gli ha fatto perdere l’ultima partita con la sua Nazionale sono state cancellate dal terzo gol, realizzato proprio da Teun in modo chirurgico.
Alla fine quella del San Paolo è sembrata una prova generale della gara che si profila in Europa League contro il Liverpool (con tutte le differenze ovviamente), ma la squadra nerazzurra (oggi in red passion) ha mostrato che il formato europeo funziona, eccome.
Venendo alla partita si sono viste cose molto interessanti. Il duello Osimehn-Hien su tutti. Il nigeriano le poche volte che ha superato il finlandese (veramente poche) ha trovato sulla sua strada Carnesecchi che con quattro parate è stato decisivo nei momenti più critici della partita. Anche se il risultato non è mai stato messo in discussione.
Davanti, un super Miranchuk (a nostro modo di vedere il migliore in campo) ha colpito un palo al 3’; ha realizzato il primo gol al 26’ ed è sempre stato pronto a rendersi e a rendere pericolosa ogni azione in attacco dell’Atalanta.
Il Napoli è squadra forte, ma come si è potuto appurare, concede molto nella fase difensiva. Miranchuk, Pasalic e Scamacca aiutati sulle fasce dalla spinta continua di Hateboer e di Zappacosta hanno sempre messo in difficoltà gli azzurri partenopei.
Il Napoli è stato aperto come una scatoletta di tonno, anche quando al 60’ Gasperini ha fatto entrare Lookman, Koopmeiners e Ruggeri l’Atalanta non ha mai cambiato il suo piano partita. Ogni volta che i nerazzurri si presentavano dalle parti di Meret (molto bravo in più occasioni) si aveva la sensazione che potesse accadere qualcosa.
Diversamente dal Napoli il cui attacco, anche nella sua fase di massimo sforzo, ha sempre trovato nella solidità difensiva dell’Atalanta un ostacolo insuperabile.
Alla fine l’Atalanta esce dal San Paolo con la consapevolezza che la strada intrapresa per questo rush finale (tostissimo) sui tre fronti tra coppe e campionato, è quella giusta.
Napoli-Atalanta 0-3
Reti: 26’ Miranchuk; 45’ Sccamacca; 88’ Koopmeiners.
Napoli: Meret 5.9; Di Lorenzo 6.7, Rrahmani 6.3, Jesus 5.2, Rui 6.5; Anguissa 6.3 (75’ Simeone 6.3), Lobotka 6.5, Traorè 5.7 (46’ Zielinski 6.6); Politano 6.2 (67’ Lindstrom 6.3), Osimehn 6.7, Raspadori 5.8 (46’ Ngonge 6.2). All. Calzona 6.20.
Atalanta: Carnesecchi 8.1; Scalvini 7.6 (71’ Toloi 6.2), Hien 7.5, Kolasinac 6.9 (67’ Djimsiti 6.5); Hateboer 6.5, De Roon 7.3, Ederson 6.9, Zappacosta 7 (60’ Ruggeri 6.8); Pasalic 7.2 (61’ Koopmeiners 7.2), Miranchuk MVP 8.3, Scamacca 7.5 (61’ Lookman 6.6). All. Gasperini 7.13.
Arbitro: Pairetto.