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"E' la prima volta che ci troviamo in una situazione del genere ma sappiamo, abbiamo fatto delle indagini su questo, che tra gli elettori di centrodestra c'è una sorta di gradimento, di accettazione, per questo 'giochino'. Mentre nel centrosinistra c'è una resistenza, se non una totale contrarietà. E intendo il centrosinistra come il cosiddetto campo 'giusto', cioè la sua versione più ampia". E' il sondaggista Fabrizio Masia ad analizzare l'effetto della discesa in campo dei leader alle prossime elezioni europee. "La candidatura di Tajani e Meloni è una cosa cui l'elettore del centrodestra è abituato e che quindi può funzionare da 'trascinamento'. L'elettore del Pd o quello del M5s è invece molto più restio – sottolinea all'Adnkronos Masia, che guida l'istituto Emg Different -. Soprattutto il Pd, per sua natura, la presenza di tantissime personalità, un partito frazionato, si riconosce meno in una leader di tipo forte. Gli elettori del M5S, forse, con Conte potrebbero accettare una candidatura del leader, ma è la loro stessa missione a dire che candidarsi per poi non andare in Europa non sarebbe una cosa gradita". La scelta di candidarsi sapendo di non andare all'Europarlamento andrebbe esplicitata agli elettori? "Non credo che il pubblico sia così sprovveduto da non comprendere un meccanismo elettorale. Per il resto, credo che l'onestà possa pagare", sottolinea ancora Masia. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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