Con due mosse Gasperini dà scacco matto a Gasset, che non ci ha capito niente di questa partita. Il mister nerazzurro sorprende tutti e schiera tre punte d’attacco. Si presenta con un 3-4-3 atipico con davanti Scamacca, coadiuvato da De Ketelaere e Lookman, e arretra sulla linea dei centrocampisti insieme a Ederson, l’olandese Koopmeiners. De Roon finisce a fare il terzino con Djimsiti e Hien.
L’Atalanta tiene la linea molto alta e pratica il solito pressing altissimo. Il Marsiglia va in default e non riesce a combinare granché. Gasset a fine partita non si dà pace: “Quello che è successo questa sera è inspiegabile. Nel giro di una settimana siamo passati dal fare bene al Vélodrome e dall’essere inferiori a Bergamo. Abbiamo sofferto la loro aggressività. È stato un problema di squadra più che di individualità e non abbiamo mai recuperato palla. Questa sera l’Atalanta è stata più forte di noi anche fisicamente”.
Ha funzionato con il Liverpool, ha funzionato con la Fiorentina e questa sera ha funzionato anche con il Marsiglia. La storia di essere messi in difficoltà sulle palle lunghe lanciate dal portiere ha stufato. Puoi essere sorpreso una volta, ma poi gli avversari si studiano e gli allenatori prendono le contromisure. E questa sera il Marsiglia è stato letteralmente disinnescato. Il tanto pericoloso Abumaeyang (capocannoniere del torneo) non ha fatto un tiro in porta. E il forte Kondogbia è stato marcato a uomo a tutto campo da Koopmeiners che non gli ha dato mai respiro.
Poi là davanti De Ketelaere e Scamacca hanno spaventato l’Olimpique provenzale timbrando un paio di pali (uno a testa) e con ripetute incursioni pericolose. Alla fine sonos tati colpiti da Lookman. Un suo tiro, dopo un dribbling, è stato leggermente deviato quanto basta per entrare in rete.
Una volta sbloccata alla mezz’ora la partita è stata ben giocata e controllata dai nerazzurri di Gasperini. Il capolavoro arriva al 52’: Ruggeri, il ragazzo della cantera di Zingonia, chiede l’uno-due a Lookman che gli restituisce palla. Il ragazzo di San Giovanni Bianco resiste al contrasto ma ha la palla sul destro, che non è il suo piede. Noncurante di ciò lascia partire un tiro a giro che si infila sotto l’incrocio dei pali. Al Gewiss è delirio totale. Il ragazzo a fine partita è stremato. E a San Giovanni Bianco qualcuno ha pensato che la Sacra Spina abbia fatto il miracolo per questa spettacolare fioritura.
Quello striscione esposto a inizio partita “Il ricordo di Malines rievocato a ogni bambino. Vincere oggi per raccontare Dubino” si è avverato. Malines è diventato un lontano ricordo. Ora c’è da raccontare Dublino, la cui finale si disputerà il 22 maggio contro il Leverkusen che ha pareggiato 2-2 contro la Roma. Ebbene sì. La partita perfetta della notte del 9 maggio iniziata con il ricordo della semifinale di Coppa delle Coppe del 1988 termina con il canto: “Ce ne andiamo a Dublino”.
Sul canto arrivato al 95’ quando El Bilal Touré, dopo aver conquistato palla mette in vetrina la sua dote più chiara: la velocità. Lascia sul posto Balerdi che non riesce a fermarlo e trafigge Pau Lopez sul palo più lontano. 3-0: un risultato tondo tondo che rivela quanto sia stata perfetta questa gara da parte dei nerazzurri, che arrivano in fondo al torneo con un percorso netto. Ora manca la ciliegina da posare sulla torta.
“Abbiamo avuto la giusta concentrazione – dice Gasperini a fine partita -. Abbiamo fatto un percorso importante in Europa e abbiamo conquistato un traguardo storico”.
Poi il mister nerazzurro mette a confronto due Atalanta: quella di Gomez-Ilicic-Zapata con quella di oggi. E dice: “Questa Atalanta non ha lo stesso livello tecnico della precedente, ma ha altre qualità. È una squadra che può migliorare”. Al fischio finale Gasperini si è preoccupato di sapere chi incontrerà in finale: sarà Atalanta-Bayer Leverkusen. Ma di tutto si può pensare tranne che questa squadra possa avere paura. E oggi lo ha dimostrato con un atteggiamento che, senza perdere equilibrio, era protesto all’attacco e non ha permesso al Marsiglia di rendersi pericoloso.
ATALANTA-OLYMPIQUE DE MARSEILLE 3-0
Reti: 30′ Lookman, 52′ Ruggeri, 94′ El Bilal Touré.
Atalanta: Musso 7, de Roon 6.6, Hien 7.3, Djimsiti 7.8, Zappacosta 6.6 (77′ Hateboer 6.3), Éderson 6.8 (56′ Scalvini 6.4), Koopmeiners 7.8, Ruggeri MVP 8.5, De Ketelaere 7.8 (62′ Pašalić 6.2), Scamacca 6.7 (56′ Miranchuk 6.1), Lookman 8.2 (77′ El Bilal 7). A disposizione: Carnesecchi, Rossi, Bakker, Adopo, Bonfanti, Palestra, Comi. Allenatore: Gian Piero Gasperini 7.06.
Olympique de Marseille: Pau Lopez 6.3, Mbemba 5.9 (60′ Ounahi 5.9), Gigot 6.7, Balerdi 6.6, Merlin (72′ Moumbagna), Clauss 6.3 (72′ Luis Henrique 5.9), Veretout 7, Kondogbia 6.4, Ndiaye 5.8 (60′ Sarr 6), Aubameyang 5.9, Harit 5.9 (84′ Correa 5.8). A disposizione: Ngapandouentnbu, Blanco, Meite, Soglo, Lafont, Daou, Murillo. Allenatore: Jean-Louis Gasset 6.18.
Arbitro: Jesús Gil Manzano (ESP).