(Adnkronos) – Musolino: “Stiamo passando dalle parole ai fatti. Prima dicevamo che volevamo fare un porto, ora lo stiamo facendo. Così metteremo a posto una serie di problemi, tra cui una situazione lungo il canale che non era più sostenibile. E in più sistemiamo definitivamente con la nuova concessione che abbiamo fatto a IP l’approvvigionamento di cherosene e jet fuel per l’Aeroporto di Fiumicino che per l’80% passa via mae. Insomma, un’altra infrastruttura al servizio di una delle più importanti infrastrutture del Paese, cioè il primo scalo aeroportuale d’Italia. Una serie di soddisfazioni multiple anche perché qui parliamo di un porto dragato. E in Italia dragare un porto è più difficile che fare un miracolo. E in questi tre anni siamo riusciti a dragarli sia a Civitavecchia che a Fiumicino. È un momento di grande soddisfazione, davvero. E per questo mi sento di ringraziare tutti i dipendenti e i collaboratori dell’Autorità, senza i quali non saremmo riusciti a centrare questi risultati. A Civitavecchia stiamo facendo oltre 220 milioni di investimenti di PNRR, con l’allungamento dell’ante muraria, poi l’apertura al sud dove nascerà il nuovo porto turistico, senza dimenticare il completamento dei lavori dell’ultimo miglio, i 23 milioni per la “greenizzazione” di tutto il porto tra fotovoltaico e idrogeno. Siamo la prima Hydrogen Valley portuale italiana: una importate serie di interventi in appena 38 mesi. Fonte di grandi soddisfazione, anche personale» È intervenuto Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale a margine del via ai lavori del nuovo porto di Fiumicino —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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