(Adnkronos) – L'Italia, nella ministeriale Difesa della Nato, "ha detto che non è d'accordo" a prendere per il lungo termine "un impegno" di erogare "40 miliardi" di euro l'anno di aiuti militari per l'Ucraina, come proposto dal segretario generale Jens Stoltenberg. "Sarebbero stati 3 miliardi e mezzo all'anno per noi, visto che abbiamo già difficoltà a raggiungere il 2%" del Pil destinato alla difesa. "Quando raggiungeremo il 2% rifletteremo su ulteriori investimenti". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Bruxelles a margine della ministeriale. I soldi del pacchetto di aiuti a lungo termine per Kiev, ha chiarito il ministro, "sarebbero stati aggiuntivi" rispetto al 2% del Pil destinato alla difesa. I 40 mld di euro all'anno di aiuti militari all'Ucraina, ha proseguito Crosetto, sono "un discorso posticipato". Dalla ministeriale "emerge l'impegno della Nato per costruire una deterrenza, una difesa sempre più forte, un impegno della Nato, da parte di quasi tutti i Paesi della Nato ad aumentare il 2% del Pil a percentuali più significative. Io ho ribadito la difficoltà dell'Italia, collegata ai vincoli del patto di stabilità europeo, dicendo che non si possono avere una posizione qua e un'altra a due chilometri di distanza". "Magari – ha notato – dovrebbero essere politicamente concordate insieme, perché altrimenti alcuni Paesi, come il nostro, hanno difficoltà a raggiungere e rispettare l'impegno. I 40 mld all'anno per l'Italia non sono in agenda". Aiuti militari a Kiev "continuiamo a darli: sto preparando il nono pacchetto. Adesso l'impegno è quello di raggiungere il 2% che è già problematico, lo ripeto, per Paesi come l'Italia", visti "i vincoli europei. Non possiamo aggiungere altri obiettivi ambiziosi, anche perché non ho l'abitudine di prendere impegni che poi so di non poter rispettare. L'ho detto chiaramente", ha concluso. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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