La Lazio vince la Coppa Italia 2013. Lo stadio Olimpico si tinge di biancoceleste e la curva sud ammaina le bandiere giallorosse dopo il gol a un quarto d’ora dalla fine di Lulic, che sfrutta un cross di Candreva e un’indecisione di Lobont, seguito dalla traversa colpita da Totti su calcio di punizione dopo una deviazione decisiva del portiere Marchetti. Doveva esserci un vincitore nel primo derby capitolino con in palio il trofeo nazionale e questo avrebbe salvato la stagione. E’ toccato alla Lazio di Petkovic, finita in campionato alle spalle di Totti e compagni, e ora approdata in Europa League e pronta a sfidare la Juventus per la Supercoppa italiana. L’abbandono degli spalti da parte dei sostenitori giallorossi è un segnale indicativo della forte delusione ma anche della tensione che impedisce di accettare il verdetto del campo e rivedere l’atteggiamento composto dei tifosi delle due squadre tedesche finaliste in Champions. Se la Lazio, vincendo la coppa, si rimette in corsa e rivaluta il progetto societario, la Roma perde l’ultimo treno per l’Europa ed è costretta a ripensare il proprio futuro. Petkovic ha il merito di aver rivitalizzato una squadra arrivata a fine stagione con debito di ossigeno, ridandole compattezza. La Lazio scende in campo senza Mauri, sostituito da Onazi, e punta su Klose e sulla spinta di Ledesma, Hernanes e Candreva. Andreazzoli schiera Totti trequartista con Lamela e Marquinho sceglie Destro tenendo in panchina Osvaldo, fatto entrare al 33’ della ripresa al posto di Balzaretti e alla fine uscito apostrofando, sembra, il suo allenatore. Partita per lunghi tratti bloccata, con tanti falli che alla fine comportano otto ammonizioni, la prima dopo 45 secondi a Ledesma per un calcione a Totti, e l’espulsione di Tachtsidis al 90’ per proteste. Nel primo tempo un’occasione per parte, entrambe di testa: quella di Klose con parata d’istinto di Lobont seguita dal tentativo di Destro che sotto porta mira troppo alto. Nella ripresa sembra di assistere a una partita a scacchi. Mauri subentra all’infortunato Ledesma. Il gol di Lulic rompe l’equilibrio al 26’. Poco dopo Marchetti si difende come può sulla bomba di Totti su calcio di punizione, aiutato dalla traversa. Entra Osvaldo e la Lazio si copre di più affidandosi alle ripartenze. Ma non succede altro. Né per la Lazio, che si porta a casa per la sesta volta la coppa Italia, né per la Roma, che vede svanire il sogno della stella sulla maglia a cui avrebbe avuto diritto vincendo per la decima vittoria il trofeo.