Dopo la parentesi unica di Wimbledon, con il trionfo di Quinzi nel torneo Juniores, riparte la lunga marcia dei circuiti Atp e Wta, che tornano sulla terra rossa europea e fanno segnare una straordinaria “doppietta” per il tennis tricolore. La quinta nella storia, che raggiunge la cifra di 113 alla voce “tornei vinti”, nel computo totale fra uomini e donne. Il pomeriggio si apre con la terza finale in carriera per il ligure Fabio Fognini, impegnato in quel di Stoccarda contro il padrone di casa Philippe Kohlschreiber. La testa di serie numero 2 del seeding è il naturale favorito, per ambiente e classifica, ma Fabio stà esprimendosi su altissimi livelli, finalmente in grado di mantenere a lungo quella concentrazione che risulta indispensabile ad altissimi livelli. La finale ne è la controprova, lotta e combatte nel primo parziale, arrendendosi solo nel finale (5/7), ma non molla di una virgola. Riparte di slancio e con un duplice 6/4 centra il primo meritatissimo successo. Ora la classifica mondiale dice numero 25, appena un passo dietro il proprio best-ranking, detenuto in questo momento dall’altoatesino Andreas Seppi. Un’altra “doppietta” niente male, con vista sulla Coppa Davis.
A Palermo, si sapeva già da sabato che una italiana avrebbe alzato il trofeo, restava da determinare chi fra le due”sorelle” Errani&Vinci, si sarebbe guadagnata l’onore. Dopo 5 sconfitte consecutive, la tarantina si impone in 2ore e 17minuti (6/3 3/6 6/3), concedendosi il piacere di pagare la cena all’amica sconfitta. Lontano anni luce dalle classice finali ricche di pathos, lo scontro appare quasi un allenamento pre-gara, con Sara e Roberta a scambiarsi tocchi deliziosi sopra la rete, palle corte e vincenti in serie. Alla fine prevale la classe della Vinci, che approfitta anche della condizione precaria della emiliana giunta, praticamente “cotta” a quest’ultimo atto. Ora la nuova classifica (11) apre inaspettate prospettive, con la top-ten ad un passo e la Kvitova (numero 8 ed attualmente ultima classificata per il Master di fine stagione) veramente a portata di “racchetta”. Un sogno di una notte di mezza estate….
( commento di Luca Polesinanti )