L’incrocio internazionale tra Andrea Belotti, convocato in Nazionale U21 dal tecnico Gigi Di Biagio, e Adam Ambra, convocato nella U21 della Slovacchia, è lo specchio fedele del valore crescente dei giovani che vestono la maglia dell’AlbinoLeffe. Ai due, avversari nel test match della vigilia di ferragosto a Trnava in Slovacchia con annunciata presenza sulle rispettive panchine, si aggiungono Michele Cortinovis nell’U19 azzurra del neo-tecnico Alessandro Pane e Sergej Vorobjovs nell’U21 della Lettonia. Mister Madonna ha dovuto fare a meno del loro apporto nella partita valida per il secondo turno di Tim Cup e persa a Trapani, ma le convocazioni nella nazionali di categoria di quattro rappresentanti delle squadre giovanili blucelesti, oltre che motivo di vanto e prestigio, fanno ben sperare per i traguardi stagionali dell’AlbinoLeffe.
Andrea Belotti non ha bisogno di biglietti da visita. Uno come lui meriterebbe fin d’ora di giocare ai massimi livelli, ma la chiamata di Gigi Di Biagio la dice lunga perché non capita tutti i giorni che un calciatore di LegaPro vesta la maglia della nazionale U21. Il presidente dell’AlbinoLeffe, Gianfranco Andreoletti, se lo tiene ben stretto e ne pretende la giusta valorizzazione. E se Belotti si sente ben considerato dal tecnico della selezione U21, anticamera della Nazionale maggiore, ha un motivo in più per continuare a dare il massimo con la squadra seriana e riconfermarsi protagonista assoluto del campionato.
Adrian Ambra si è messo in luce nella Primavera allenata da Alessio Pala. A 13 anni giocava nello Slovan Bratislava, da tre stagione è all’AlbinoLeffe. E’ in costante crescita, sia sul piano tecnico che tattico. Potrebbe essere questa la stagione del salto di qualità definitivo. Anche per lui la convocazione con la U21 slovacca è uno stimolo ulteriore a fare bene.
Michele Cortinovis è nel ritiro della Nazionale U19, con la quale spera di centrare l’obiettivo della fase finale dei campionati Europei. Il giovane lettone Vorobjovs ha festeggiato il primo gol stagionale, scaricando il pallone con rabbia e determinazione nella rete della Torre Neapolis in Coppa Italia. Motivo in più per fare bene l’arrivo nei ranghi dirigenziali della società seriana di Manvel Ayrapetyan, suo mentore.