In serie A festa del gol

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RONA  TORINO   CAMPIONATO 2012/13Le magnifiche cinque fanno il vuoto e la sesta promette di agganciarsi al gruppo. E’ la storia dei primi 180 minuti in serie A, con Roma, Fiorentina e Inter che rispondono a suon di gol allo strapotere di Juventus e Napoli, mentre il Milan vince dopo la battuta d’arresto di Verona. Tante le reti (43), alcune molto belle come la rovesciata vincente e da cineteca del bolognese Kone alla Sampdoria e il calcio di punizione nella stessa partita trasformato dal blucerchiato Gabbiadini. Ma anche tante papere grossolane dei numero uno e alcune difese tanto da calciobalilla tali da favorire, e non poco, la proliferazione di marcature. La Fiorentina espugna il Marassi genoano grazie al gol facile facile di Aquilani e le doppiette di Gomez e Pepito Rossi, quest’ultimo aiutato in occasione del raddoppio dal portiere Perin in versione acchiappafarfalle. Splendido il primo dei due gol per i grifoni realizzato da Gilardino con un tiro al volo. I viola girano a mille con Borja Valerio e la coppia di attaccanti che affinano sempre più l’intesa. Pesanti dubbi sulla tenuta del reparto difensivo del Genoa: un vero disastro. L’Inter ne fa tre a Catania, trova la spinta di Jonathan che domina la fascia destra, il peso di Palacio che segna e serve un assist al bacio per Nagatomo, l’estro di Alvarez che copre e va pure in gol. Mazzarri non può contare ancora sul migliore Kovacic, ancora alla ricerca della giusta condizione e del passo gara, ma sa di avere una difesa di ferro. Il Catania merita un discorso a parte. La squadra dei miracoli è solo un ricordo. Maran deve studiare la situazione e correre ai ripari. Insieme all’Inter anche la Roma mantiene la porta inviolata infliggendo tre reti al Verona e facendo dimenticare a Mandorlini la gioia per la vittoria alla prima giornata contro il Milan. I giallorossi salutano Lamela ma possono contare sulla classe smisurata di Francesco Totti (che raggiunge Piola per numero di presenze in serie A) e i grandi numeri di Pjanic, il migliore in assoluto, autore di un gol capolavoro, a cui si aggiungono la qualità e quantità di Maicon, la cui fase offensiva sulla fascia è inarrestabile. Ljajic bagna il suo esordio con un gol e Garcia può essere soddisfatto. Allo stadio Olimpico si fa festa, nonostante la curva sud vuota e in punizione. Il dopopartita è da dimenticare con assalto selvaggio al pullman del Verona, costretto a riparare in albergo dopo la paura e i danneggiamenti. Il calcio giocato non c’entra e il teppismo e la delinquenza vanno eliminati ovunque si annidino. In attesa di riabbracciare Kaka, il Milan piega il Cagliari con una super prestazione di Balotelli, autore del cross che permette a Robinho di andare a segno e del terzo gol rossonero dopo il raddoppio di Mexes. La squadra di Allegri non è ancora al top ma comincia a registrare gli ingranaggi, anche perché il Cagliari non sta a guardare e le tenta tutte per mettere in difficoltà l’avversario. Bello il tiro a giro che regala a Sau la soddisfazione del gol a San Siro. Dietro alle prime della classe, occorre ammettere, non ci si esalta più di tanto. L’Udinese sembra trasformata dalla eliminazione dalla Europa League. Libera da pressioni, ritrova la verve e piega il Parma, che ancora non riesce ad esprimersi ai livelli della passata stagione. I friulani ne segnano tre, l’ultimo su un calcio di rigore inesistente più che generoso, mentre Cassano firma la sua rete di testa rimettendo virtualmente in corsa gli emiliani prima che l’arbitro stoni. L’Atalanta in casa sembra sul punto di capitolare sotto le ripartenze del Torino, poi trova il gol in mischia con Stendardo, si riorganizza tatticamente con Colantuono che modifica il 4-3-3 e mette al sicuro il risultato con un altro difensore, Lucchini. Per il Toro tante recriminazioni, ma nel calcio vince chi segna. Bella e avvincente la sfida tra Bologna e Sampdoria che si chiude con un pareggio giusto tra due squadre che hanno le qualità per fare bene evitando di soffrire. Il Sassuolo rischia invece il ruolo di cenerentola. Ne prende quattro in casa dal Livorno e non sembra al momento possedere una struttura in grado di sostenere il massimo campionato.

Serie A seconda giornata: Atalanta-Torino 2-0 Bologna-Sampdoria 2-2 Catania-Inter 0-3 Genoa-Fiorentina 2-5 Milan-Cagliari 3-1 Roma-Verona 3-0 Sassuolo-Livorno 1-4 Udinese-Parma 3-1 Chievo-Napoli 2-4 Juventus-Lazio 4-1

forbes

Claassifica: Napoli Inter Roma Fiorentina Juventus 6 Livorno Milan Udinese Atalanta Torini Cagliari Lazio Verona 3 Sampdoria Chievo Parma Bologna 1 Catania Genoa Sassuolo 0