AlbinoLeffe, nella festa di Natale i simboli dell’identità bluceleste

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Uno zainetto, un pallone e una maglia. Sono i simboli che l’AlbinoLeffe ha scelto per festeggiare le festività natalizie. Tutta la famiglia della società bluceleste è stata riunita: dal settore giovanile con i suoi formatori-allenatori-dirigenti, alla prima squadra al completo con l’allenatore Giovanni Lopez e il vice Simone Arceci e lo staff tecnico, e la società rappresentata dal direttore generale Simone Farina e dal direttore sportivo Antonio Obbedio.

Uno zainetto, simbolo del lungo viaggio che possono intraprendere i bambinetti della scuola calcio a salire fino alla Primavera, un pallone che, come ha ricordato Lopez è lo strumento che ha fatto sognare sin da bambino un gioco divenuto un lavoro che prima da calciatore e poi da allenatore, gli ha permesso di calcare tutti i campi d’Italia dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.

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E poi il capitano Simone Potop che ha raccontato come in questi giorni il papà gli abbia inviato una letterina custodita gelosamente tra i ricordi più belli di famiglia, nella quale il piccolo Simone chiedeva a Babbo Natale in regalo proprio un pallone. Lo stesso che oggi sui campi della Serie C Potop calcia con professionalità.

E, infine, la maglia. Quella dell’appartenenza, ha sottolineato il direttore Simone Farina. Dell’identità territoriale. Lo dice lui che bergamasco non è, ma che si è calato così tanto in questa realtà da prendere in sposa una ragazza bergamasca e mettendo su casa in provincia di Bergamo. Ormai Bergamo gli è penetrata nelle ossa, per di più in questi mesi che ha avuto la gioia di diventare papà di Gregorio.

Alla festa non potevano mancare gli sponsor. Per tutti ha parlato Franco Acerbis, sponsor fin dalle origini di questa società, che ha parlato direttamente ai giocatori, dicendo loro di non sentirsi soli. “Voi rappresentate una fetta di provincia e la provincia è con voi”.

Seppur nella gioia della convivialità dell’incontro, non si sono tralasciati alcuni giudizi sull’andamento attuale della squadra che, a dire di Lopez e di Obbedio, non è il momento migliore. Se ne sono visti di più belli. Ma ciò che traspare da questo incontro è la serenità che pervade la società e la fiducia in questa squadra.

Una volta usciti fuori da questa serie di infortuni che ci stanno penalizzando da inizio campionato – dice Lopezci prenderemo delle soddisfazioni”. La storia di mister Lopez da quando è approdato a Zanica, infatti, dice proprio questo. L’AlbinoLeffe si è sempre salvato con una certa tranquillità e lo sarà anche quest’anno.

Per Obbedio, però, sarà necessario porvi comunque rimedio. “E a gennaio andremo sul mercato perché dovremo fare qualcosa nei diversi reparti”. Operare a gennaio non sarà facile. Già è difficile trovare giocatori ad agosto, figuriamoci nel mercato invernale. Ma Obbedio ha la bacchetta magica, lui è l’uomo dell’ultimo minuto e saprà sorprendere con i suoi colpi.

Sabato a Zanica arriva l’Alcione Milano e una vittoria renderebbe tutto più roseo. Speriamo che l’albero si accenda e illumini la strada bluceleste.