Claudio Foscarini riprende le redini dell’AlbinoLeffe, chiamato dal Direttore sportivo Aladino Valoti a sostituire Giuseppe Biava. La mancanza di continuità di risultati in aggiunta all’ultima scoppola presa contro l’Arzignano (5-1) ha portato la società al cambio di rotta.
“È stata una scelta dolorosa – ha esordito Valoti -. Biava è un figlio dell’AlbinoLeffe, fa parte della famiglia, ma da tempo c’era qualcosa che non andava e con rammarico abbiamo preso questa decisione. Nel calcio sono cose che succedono, purtroppo”.
Che il campionato dell’AlbinoLeffe fosse lastricato di difficoltà lo si sapeva già dall’estate scorsa, quando a chiusura di mercato i blucelesti hanno puntato su una rosa farcita di giovani. Cosa confermata anche con il mercato di gennaio, quando ha lasciato partire i tre giocatori messi ai margini per motivi disciplinari (tutti senatori).
“E quando hai dei giovani nella rosa – ha sottolineato Foscarini – ti devi aspettare qualche alto e basso. Sarà mio compito portare continuità di risultati, un po’ di entusiasmo e valorizzare i giovani. Con un po’ di esperienza credo di poter centrare l’obiettivo, che è innanzitutto quello della salvezza”.
Foscarini ha firmato un accordo sino alla fine del campionato. Poi si vedrà. Nel frattempo c’è bisogno di toccare “qualche corda di qualche giocatore. Domenica si gioca e non c’è molto tempo per ragionare sulla tattica. È più un problema psicologico, di testa. Dobbiamo ritrovare nuova linfa e nuovo entusiasmo”.
L’AlbinoLeffe poteva e doveva fare di più, anche con la scelta ponderata di puntare sui giovani e Foscarini sarà ben felice di poter lavorare su questo materiale grezzo per portare la rosa a una valorizzazione significativa.
“In questi anni ho avuto offerte, anche interessanti, da società di Serie C, ma le ho sempre declinate. La chiamata di Valoti – con cui ho lavorato diversi anni – mi ha fatto molto piacere e ho deciso di accettare. Qui c’è una struttura e impianti che molte società, anche di Serie B, si sognano. Ora ho solo bisogno di conoscere dal di dentro la squadra. Devo conoscere i ragazzi, la loro personalità oltre che le loro doti tecniche. Sarà fondamentale la ricerca dell’equilibrio. E quello della crescita dei giovani è un percorso che mi stimola molto”.