L’AlbinoLeffe ha trovato una vittoria importante con l’Alessandria, grazie al gol di Gusu, che rientrava dopo un mese di stop per infortunio. E proprio il difensore romeno è stato ospite della trasmissione “A tutta C” di Antenna 2 condotta da Arnaldo Guadagni.
Mihai Gusu è arrivato all’AlbinoLeffe nel luglio del 2017, prelevato dal Borgosesia, dove ha esordito nel 2014 per poi fare un po’ di pendolarismo negli anni con la Carrarese. Gusu in questi anni è diventato un punto di forza dell’AlbinoLeffe, occupando il ruolo di esterno destro.
Visto l’andamento un po’ altalenante di questa stagione, quando scendete in campo il pensiero della salvezza vi mette un po’ di apprensione?
“La paura ci deve sempre essere, perché se non hai paura in certe cose non riesci a migliorare te stesso. Ma non è una paura del tipo “Non ce la facciamo”, è una paura da vedere in positivo. Ci sono ancora tante partite da giocare molto importanti, perché adesso le partite pesano molto. Abbiamo avuto un’esperienza l’anno scorso molto brutta. Però se mettiamo tutto l’impegno di noi stessi, riusciremo a portare a casa delle soddisfazioni e sicuramente la salvezza”.
L’anno scorso di questo periodo stavate vivendo una fase molto delicata: cambio dell’allenatore, una serie lunghissima di sconfitte per arrivare alla salvezza all’ultima partita di playout col Mantova. Quest’anno sembra che nello spogliatoio ci sia più serenità, sono arrivati risultati anche importanti nonostante i tanti infortuni. Cos’è cambiato?
“È cambiata la nostra mentalità. Prima di essere gruppo nello spogliatoio siamo una squadra unita che dà tutto sia in allenamento, dove si lavora tanto, che in campo durante le partite. Anche l’anno scorso abbiamo lavorato, ma i risultati dicono che non abbiamo lavorato abbastanza. Quest’anno siamo più motivati mentalmente, più consapevoli dei nostri mezzi. Quest’anno il nostro calcio è molto più propositivo. È cambiata tanto la nostra mentalità”.
Questo grazie ai metodi e alle idee di gioco di Lopez?
“Sì”.
Questa è una squadra che crea molto di più, rispetto all’anno scorso, anche se la differenza l’ha fatta la difesa. Subisce molto di meno. Quest’anno sono già undici i clean sheet. Una pecca, se vogliamo, è quella che questa squadra crea tanto, ma finalizza poco e, come nel caso dell’Alessandria, deve soffrire fino alla fine della partita.
“Sì è vero, su questo dobbiamo migliorare. Alcune partite le potevamo chiudere prima. Su quello ci stiamo lavorando perché dobbiamo fare molto di più là davanti”.
Quest’anno hai 28 anni. È l’età giusta per fare il salto di categoria?
“Sinceramente ci penso. Sono dei sogni che ogni tanto la notte mi arrivano. Però adesso penso solo a far bene all’AlbinoLeffe, poi. Chissà, domani i sogni potrebbero avverarsi”.
Gusu è un esterno importante. Ci si accorge perché quando non ci sei su quella fascia si capisce che c’è una mancanza. Tu sei un uomo di spinta, atleticamente forte, agonisticamente importante, vai a cercare il gol (quest’anno sono due). Sei nel pieno della maturità fisico-atletica e come per ogni giocatore c’è il desiderio di poter giocare in una categoria superiore. E tu hai tutti i mezzi per poterci stare.
“Grazie”.
Noi speriamo che tu rimanga all’AlbinoLeffe e che possa andare in Serie B con i blucelesti. Questa è una squadra che è lì al decimo posto e non è mai entrata pericolosamente nella zona playout. A parte le prime cinque della classifica, le altre sono tutte squadre sembrano dello stesso livello dell’AlbinoLeffe.
“La Serie C è un campionato dove una squadra può vincere con tutte o perdere con tutte. Ripeto che noi dobbiamo giocare per arrivare il prima possibile alla salvezza e poi pensare a quello che rimane, perché tutto diventerà più facile e potremo toglierci delle soddisfazioni”.
Quest’anno abbiamo visto una squadra che ha fatto risultati eclatanti quando sulla carta gli appuntamenti erano più difficili e rimanere a secco con squadre che sulla carta sembravano più abbordabili. Cosa serve per fare un filotto di risultati?
“Le prestazioni le abbiamo sempre fatte. C’è un rammarico perché abbiamo commesso errori che ci siamo trascinati dall’anno scorso. I risultati non sono stati per demerito della squadra o per chissà quale mancanza, ma perché non siamo riusciti a correggere quei piccoli errori che già c’erano l’anno scorso e lì abbiamo pagato un po’ di punti”.
Qualche episodio andato storto…
“Sì, se non commettiamo errori, possiamo ottenere risultati positivi da qui a fine campionato”.
Sei stato fuori un mese per infortunio. Le assenze pesano non solo la domenica, ma anche durante gli allenamenti.
“Quest’anno abbiamo avuto tanti infortuni, ma i giocatori che sono entrati in campo hanno dato un buon contributo. Si sono fatti trovare pronti”.
Domenica ha debuttato Baroni e tu in allenamento vedi Ercolani, i nuovi arrivati a gennaio. Come li vedi?
“Sì entrambi ci possono aiutare a raggiungere i nostri obiettivi”.
Durante gli infortuni abbiamo visto che i giovani buttati nella mischia hanno risposto molto bene. C’è un mix tra giovani e senior nella squadra che fa ben sperare.
“Anche noi siamo stati giovani e riusciamo a capire i giovani che arrivano adesso. Cerchiamo di spronarli durante gli allenamenti e lavorare duramente per arrivare a un buon livello. La strada è quella giusta e speriamo che si continui così”.
Che campionato vedi quest’anno rispetto a quello degli scorsi anni?
“La Serie C ha un livello abbastanza alto e mi sembra che in questi anni sia rimasto sempre più o meno allo stesso livello, con buoni giocatori”.