Simone Farina: “Non si diventa AlbinoLeffe dall’oggi al domani. Dietro c’è tanto lavoro”

13

Poco più di 36 ore e calerà definitivamente il sipario sul 2024. Un anno solare che, sul campo, è stato caratterizzato da una salvezza tranquilla (a fine 2023/24) e da un posizionamento in zona playoff (settima piazza con 31 punti) dopo 20 partite nella Stagione 2024/25 da parte della Prima Squadra, oltre che dalla conquista – lo scorso maggio – dei Playoff di Primavera 2 (con la squadra seriana che sta risalendo la classifica anche in questa annata agonistica) e delle Fasi Finali nazionali di U17, U16 e U15 (categorie confermatesi in zona post-season anche in questi mesi). Dopo i bilanci di fine anno dei coordinatori del settore giovanile – Marco Malenchini, Simone Grossi e Claudia Piccin – e del direttore sportivo Antonio Obbedio, è ora il turno di Simone Farina, Segretario e Direttore Generale della società bluceleste, che ha risposto alle nostre domande.

Sta per chiudersi il 2024 della Prima Squadra: salvezza tranquilla ad aprile, posizione playoff a dicembre. Come valuta questi dodici mesi?
Guardando ai risultati, penso sia corretto valutare positivamente una salvezza, quella dello scorso campionato, mai in discussione e per nulla scontata, e ora un buon girone di andata, ma il calcio insegna che anticipare i bilanci è sempre pericoloso e che per continuare a crescere come squadra e come società è più importante ambire al traguardo successivo piuttosto che compiacersi per quello appena raggiunto. È, invece, utile e allo stesso tempo doveroso riflettere sul percorso compiuto dal nostro giovane gruppo negli ultimi mesi e sotto questo aspetto c’è da complimentarsi con chi l’ha composto e l’ha plasmato e con tutte le altre componenti per la professionalità e la mentalità che ognuno ha saputo cucirsi addosso nel lavoro quotidiano. Per un club che in passato ha costruito proprio su questo le proprie fortune, è il più grande motivo d’orgoglio“.

forbes

Doumbia in Serie A, Zoma sempre più centrale in Prima Squadra e tanti ragazzi del vivaio al debutto in C. Quanto è importante ottenere i suddetti traguardi perseguendo al contempo la mission legata alla valorizzazione dei giovani?
Qualora la crescita dei nostri giovani non fosse supportata dai risultati, i nostri sforzi formativi risulterebbero vani. Pertanto, sotto questo aspetto, la classifica non è solo rilevante, ma essenziale. Ma non solo: se questa mission non fosse sostenuta da una solida programmazione sportiva, da un gruppo di calciatori di spessore che ne condividono le peculiarità, dalla professionalità e dall’attenzione maniacale del nostro staff tecnico e – non da ultimo – dalla continua volontà della proprietà di crescere e migliorarsi in ogni ambito, anche i giovani più promettenti rallenterebbero il loro percorso. In un momento storico in cui si sta tornando a parlare di valorizzazione dei giovani, è bene ricordare che non ci si inventa “AlbinoLeffe” dall’oggi al domani“.

Alla luce di quanto visto sin qui, qual è l’obiettivo fissato dalla società per i ragazzi di mister Lopez?
Siamo stati chiari sin dall’inizio: qualsiasi club di Serie C ha come primo obiettivo minimo la salvezza. E questo campionato ogni anno ci ha insegnato che raggiungerla non è affatto ovvio, neanche per le piazze più ambiziose. Dovremo essere bravi a raggiungerla il prima possibile. Solo a quel punto potremo conquistare e fissare quotidianamente nuovi obiettivi, anche in base alla consapevolezza che avremo maturato di gara in gara. Questo la squadra l’ha compreso perfettamente e il campionato disputato sino ad ora ne è la chiara riprova“.

La Primavera 2 sta risalendo, le altre squadre dell’agonistica sono in zona playoff, traguardo ottenuto anche lo scorso maggio. C’è soddisfazione anche per il percorso del Settore Giovanile.
I risultati positivi del settore giovanile maturati nei rispettivi campionati sono ulteriore benzina per la motivazione dei ragazzi, ma non sono un indicatore di qualità del lavoro, che invece è data dalle competenze dei nostri formatori, dalle strutture che offriamo loro ogni giorno e dagli insegnamenti sportivi e umani che cerchiamo di trasmettere. L’obiettivo è offrire loro il maggior numero di spunti possibili per far sì che siano in grado ora o nel futuro di ritagliarsi un ruolo significativo nel calcio come nella vita. Chi lavora per l’AlbinoLeffe deve essere fiero di questo, ovvero di sentirsi un tassello fondamentale di questa complessa e dispendiosa struttura“.

All’inaugurazione dello Stadium di Zanica, lei disse “Ci hanno costruito un sogno”. C’è un (altro) sogno che spera si possa realizzare nel prossimo futuro?
La proprietà ci ha messo a disposizione delle strutture all’avanguardia di cui qualsiasi tesserato, quando entra nella nostra realtà, rimane stupito. Sono diventate il biglietto da visita di una società seria, che ogni anno cerca di accompagnare questo sviluppo infrastrutturale con una crescita sportiva e organizzativa di livello. Il sogno è che tali sforzi – economici e professionali – che abbracciano tutte le aree del nostro club, possano permetterci di ambire a traguardi sempre più alti, senza mai perdere quei tratti distintivi che da anni contraddistinguono la nostra realtà: cultura del lavoro, umiltà e abnegazione“.

La media spettatori di questa stagione è la più alta da quando si gioca allo Stadium. Calore e vicinanza del popolo bluceleste si stanno rivelando un plus: che messaggio si sente di mandare ai tifosi in vista del 2025?
Innanzitutto colgo l’occasione per augurare loro un 2025 ricco di soddisfazioni personali, professionali e sportive. Li ringrazio per il loro costante supporto e per i sacrifici che fanno per seguirci, per nulla scontati. Li invito a continuare a sostenere con passione i nostri ragazzi, perché per applicazione e sacrificio questo gruppo merita di essere supportato nella buona e nella cattiva sorte. Sicuramente, nel limite delle nostre possibilità, daremo anima e cuore per proseguire nel migliore dei modi questo percorso, nella speranza di poter regalare loro soddisfazioni sempre maggiori“. (Fonte: AlbinoLeffe)