Reti: 76′ Malinovskyi, 92′ Danilo.
Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Koopmeiners; Muriel, Boga. All. Gasperini. A disposizione: Rossi, Dajcar, Pedersen, Pezzella, Malinovski, Mihaila, Pessina, Scalvini, Pasalic.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; McKennie, Locatelli, Rabiot; Dybala, Vlahovic, Morata. All. Allegri. A disposizione: Pinsoglio, Perin, Arthur, Cuadrado, Alex Sandro, Lu. Pellegrini, Kean, Kaio Jorge, Rugani, Zakaria, Akè.
Arbitro: Mariani.
Juventus Atalanta
Gol: 36, media 1,5 45, media 1,96
Tiri: 347, 115 in porta 348, 110 in porta
Assist: 21 30
Cross: 131 utili, 108 sbagliati 129 utili, 114 sbagliati
Parate: 51 49
km. 108,541 109,866
Corner: 111 125
Fuorigioco: 45 33
Gol di testa: 5 3
Possesso palla: 27’24 28’02
La Juventus arriva a Bergamo tutta ringalluzzita. La signora si è rifatta d’abito al mercato invernale e ora si presenta tirata a lucido con Vlahovic, bomber di razza (18 i gol realizzati sinora e 80 i tiri calciati verso la porta avversaria), che già le ha tolto qualche castagna dal fuoco, e Zakaria, il centrocampista grintoso che mancava ad Allegri.
Fin qui i bianconeri non è che abbiano ben figurato. I numeri sono sottostimati per il blasone della squadra di Allegri. I numeri sono tutto sommato pari a quelli dei nerazzurri. Solo che i piemontesi arrivano a Bergamo in un momento in cui l’Atalanta non è al cento per cento, falcidiata dagli infortuni; e viene da due sconfitte casalinghe consecutive che bruciano parecchio (Cagliari in campionato e Fiorentina in Coppa Italia). Anche Gasperini si è ritrovato tra le mani alcuni nuovi ingredienti provenienti dal mercato ed è alla ricerca della giusta medicina per riportare la Dea ai livelli preCovid.
Oggi serve fare risultato a tutti i costi, in quanto la Lazio sta macinando punti e risalendo la china e già sente profumo di Champions.