Uscire dallo stadio José Alvalade di Lisbona con un rimpianto significa che l’Atalanta ha fatto molto bene. È stata fermata da tre pali e da un fuorigioco millimetrico, che ha tolto la soddisfazione a El Bilal Touré di battezzare l’Europa League con un eurogol (ma il ragazzo si rifarà).
Sporting-Atalanta capitolo terzo. I portoghesi soffrono l’asfissiante pressing alto dell’Atalanta, ma se la cava bene con il palleggio; ma non benissimo perché in alcune situazioni sono costretti all’errore.
Intorno al quarto d’ora la squadra di Amorim esce benissimo da una situazione dal basso e pesca a centrocampo Trincao tutto solo che dà una splendida palla a Paulinho che s’invola, brucia Hien e batte Musso in uscita. Una doccia fredda.
L’Atalanta subisce una scossa da questo gol imprevisto, ma non imprevedibile, visto che Edwards al 7’ aveva già fatto capire quanto pericolosi possono essere gli attaccanti dello Sporting.
Hien è messo in difficoltà dalla velocità di Paulinho e si prende l’ammonizione al secondo intervento falloso. Sono passati solo 14 minuti. Un handicap che Gasperini correggerà nella ripresa con la sostituzione di Scalvini. Ma la sostanza non cambia perché Scalvini il giallo lo prende dopo 4’ minuti dal suo ingresso.
L’Atalanta, però, non si fa intimidire e gioca come sa quando indossa i panni europei. E a Lisbona sciorina un fior di partita dominando lo Sporting a lunghi tratti e non vince un po’ per sfortuna e un po’ per quella imprecisione di centimetri che non riesci a capire se è più errore che altro.
La reazione al gol dello Sporting è immediata: al 18’ con un’azione un po’ fortunosa Holm penetra in area e tira colpendo il palo a portiere battuto.
Un minuto dopo è Scamacca a colpire il palo con un tiro incrociato. Anche Ederson si trova difronte tutto solo a Israel, ma il portiere portoghese è bravo a togliergli la palla dai piedi senza commettere fallo.
Al 30’ una palla uscita dall’area da corner viene colpita da De Roon come solo lui sa fare, la palla è forte ma centrale e Israel riesce a mandare sopra la traversa.
Manca solo il gol, che arriva al 39’ quando un errore dello Sporting permette a Lookman di raggiungere la palla, servire Miranchuk che a sua volta la dà a Scamacca: dribbling stretto palla sul sinistro e tiro all’angolino. Tutti a questo punto tirano un sospiro di sollievo. Lui per primo.
All’inizio di ripresa Kolasinac sbaglia un appoggio e serve Edwards che arriva davanti a Musso; questa volta il portiere argentino para.
Al 60’ è Lookman a mettersi in luce con un’azione strepitosa e dopo aver fatto ballare mezza difesa tira in porta alla destra del portiere. Israel è battuto ma il palo dice di no ancora una volta.
Al 63′ è Coates a spaventare l’Atalanta colpendo il palo.
La gara sembra che abbia un solo spartito: l’Atalanta attacca, lo Sporting cerca di difendersi e di ripartire. Ma anche con l’ingresso dell’attaccante più pericoloso Gyokeres non accade più nulla.
Accade, invece, eccome, per l’Atalanta che prima su un cross Kolasinac toglie la palla dalla testa di Djimsiti meglio posizionato.
E poi El Bila Touré si vede annullare un gol in acrobazia per una partenza in fuorigioco millimetrico. Il ragazzo è entrato benissimo. A fine partita si ha la consapevolezza che se Scamacca e Touré alzano il loro livello di prestazione, questa squadra può competere per qualcosa di molto interessante.
Gasperini a fine gara è soddisfatto: ai microfoni di SkySport ha detto: “Si poteva fare meglio viste le occasioni che abbiamo creato, alcune, come i pali, sono state clamorose. Però il risultato è comunque positivo, ci giocheremo la qualificazione in casa e lo faremo nel modo migliore“.
Anche De Roon la vede in modo positivo: “Non è male, è un buon risultato, ma penso che oggi avremmo dovuto vincere. Nella seconda partita la pressione sarà diversa perché è una partita decisiva, ma proveremo a fare lo stesso, ma segnando di più. Abbiamo recuperato tanti palloni nella loro metà campo, abbiamo giocato bene, quindi è un peccato non aver vinto“.
Le statistiche dicono che l’Atalanta avrebbe meritato la vittoria: 14 tiri contro 4; 58 azioni di attacco contro 26; 10 angoli contro 4; 83% di precisione nei passaggi (percentuale identica a quella dello Sporting); 380 passaggi completati contro 372; 42 palle recuperate contro 31. La sfida decisiva si giocherà a Bergamo il 14 marzo. E lì non c’è pareggio che tenga. O dentro o fuori. Ma viste le premesse…
Sporting Lisbona-Atalanta 1-1
Reti: 17’ Paulinho; 39’ Scamacca.
Sporting: Israel 6.5; Quaresma 6.3; Coates 7.5, Diomande 6.2 (46’ St. Juste 6.4); Catamo 7.4, Koindredi 6.2 (46’ Hjulmand 6.6), Morita 6 (84’ Braganca 6.1); Reis 6.3; Edwards 6.2 (46’ Gyokeres 6.1), Trincao 7.4, Paulinho 7.2 (69’ Esgaio 6.2). All. Amorim 6.54.
Atalanta: Musso 6; Djimsiti 6; Hien 6 (46’ Scalvini 6); Kolasinac 6.4; Holm 7 (90’ Zappacosta 6); Ederson 7.1, De Roon 6.3, Ruggeri 6.8; Miranchuk 7.3 (72’ Koopmeiners 6.3), Scamacca MVP 8.3 (82’ El Bilal Touré 6.4), Lookman 6.8 (72’ De Ketelaere 6.3). All. Gasperini 6.56.
Arbitro: Siebert (Germania).