La facilità con cui il Napoli (anche se con tre belle azioni) è andato in gol ha lasciato sgomenti. Se con Juric c’era mancanza di coraggio, qui si è stati catapultati alla prima Atalanta di Gasperini, quella che non percepiva il pericolo quando andando uomo su uomo lasciava praterie alle spalle dell’ultimo difensore. Ma anche a difesa schierata si sono presi gol difficili da digerire.
Il primo tempo della prima partita di Palladino non ha detto bene. Tutt’altro. Senza dominare sul piano del gioco il Napoli dopo 45’ si è trovato con un distacco importante divenuto incolmabile per l’Atalanta.
Palladino è voluto partire da dati già confermati. 3-4-1-2 con Pasalic dietro le due punte, senza attaccante vero. Il modulo però non ha funzionato. E se non funziona il modulo d’attacco e la difesa è così tenera che la si taglia con un grissino, allora la frittata è fatta. Non c’era peggior modo per iniziare questa nuova avventura di Palladino.
Poi nella ripresa l’Atalanta ha cominciato a costruire qualcosa. Dentro la punta Scamacca al posto di Pasalic (insufficiente) e dentro Kossonou al posto di Ahanor anche lui quest’oggi insufficiente.
Scamacca si è dimostrato in gran forma. Ha tenuto palla, ha fatto salire la squadra, ha fatto un bellissimo gol in acrobazia. Ma l’Atalanta non è andata oltre il gol del suo attaccante. Lookman si è un po’ acceso nel secondo tempo (completamente assente nel primo tempo e fors’anche un po’ appesantito). Poi i cambi con Samardzic e Maldini non hanno dato il contributo voluto e la partita è finita con un Napoli con il fiatone ma che ha difeso e conquistato la vittoria grazie ai suoi attaccanti.
Si voleva rivedere un’Atalanta coraggiosa, arrembante, dominante. La si è intravista nel secondo tempo. Speriamo che sia il segnale giusto per la ripartenza. Mercoledì c’è la controprova in Champions contro l’Eintracht di Francoforte. E vediamo anche di che pasta è fatto Palladino.
Intanto continuiamo a leccarci le ferite.
NAPOLI-ATALANTA 3-1
Reti: 17′ e 38′ Neres, 45′ Lang, 52′ Scamacca.
Napoli: Milinkovic-Savic, Beukema, Rrahmani (64′ Juan Jesus), Buongiorno, Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Gutierrez (69′ Mazzocchi), Neres (69′ Politano), Hojlund (75′ Lucca), Lang (69′ Elmas). A disposizione: Contini, Ferrante, Olivera, Politano, Vergara, Marianucci, Ambrosino. Allenatore: Antonio Conte.
Atalanta: Carnesecchi, Djimsiti, Hien, Ahanor (46′ Kossounou), Bellanova, de Roon, Éderson, Zappacosta (63′ Zalewski), Pašalić (46′ Scamacca), De Ketelaere (78′ Samardžić), Lookman (83′ Maldini). A disposizione: Rossi, Sportiello, Musah, Kamaldeen, Kolašinac, Brescianini, Bernasconi, Krstović. Allenatore: Raffaele Palladino.
Arbitro: Marco Di Bello della sezione di Brindisi (assistenti Pietro Dei Giudici di Latina e Khaled Bahri di Sassari, IV ufficiale Antonio Rapuano di Rimini, V.A.R. Aleandro Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Matteo Gariglio di Pinerolo).
Note: ammoniti de Roon (A), Zappacosta (A), Juan Jesus (N).













