Atalanta ancora nel gotha europeo

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Per il secondo anno consecutivo l’Atalanta accede agli ottavi di finale di Champions League, vincendo per 1-0 la sfida con l’Ajax all’Amsterdam Arena. Bastava un pareggio per passare il turno. E’ arrivato un successo pienamente meritato al termine di un’altra grande prestazione di squadra, in cui Gomez, tornato con la fascia di capitano, ha dato il suo contributo fondamentale e Matteo Pessina ha confermato la sua statura tecnica risultando il migliore in campo. Dopo una partita disputata all’insegna dell’ordine tattico e del contenimento da parte della squadra di Gasperini, al 40’ della ripresa il gol che ha deciso la qualificazione, firmato da Luis Muriel che, su lancio di Freuler, ha aggirato il portiere in uscita e insaccato. Qualche minuto prima Ajax in dieci per doppia ammonizione a Gravenberch, e prim’ancora parata straordinaria di Gollini che ha respinto un tiro ravvicinato di Klaassen salvando la porta nell’unica occasione da rete per gli olandesi. L’Atalanta scrive così un nuovo esaltante capitolo della sua storia in uno degli stati più prestigiosi del calckio europeo

La cronaca

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Gli allenatori Gasperini e ten Hag trasformano il terreno dell’Amsterdam Arena in una scacchiera, dove più che il ritmo conta la tattica. L’Ajax marca un 62% di possesso palla, ma in campo l’equilibrio impera. All’Atalanta, più impegnata a contenere e chiudere gli spazi, riesce difficile ripartire, ma riesce a costruire, senza sfruttarla, la sola occasione di un primo tempo che si chiude a reti bianche. Gasperini sceglie Gomez e Pessina come coppia avanzata alle spalle di Zapata, mentre il resto della formazione è confermata con Gosens regolarmente schierato a sinistra. Nell’Ajax non è della partita Traorè e al centro dell’attacco c’è Brobbey, olandese di origini ghanesi, alla prima esperienza da titolare.

Nelle prime battute emergono la grande aggressività e i frequenti raddoppi di marcatura degli olandesi, che riconquistano molte palle sulla trequarti interrompendo la fase di disimpegno. L’Atalanta contiene con ordine e si affaccia per la prima volta in area avversaria dopo 9’ con un cross di Zapata che Gomez non raggiunge. Al 13’ Zapata entra in area in slalom e prova a liberarsi per il tiro a rete ma viene anticipato prima della battuta. La squadra di Gasperini cresce e al 19’ costruisce una limpida azione da rete, avviata da Pessina che mette in moto Gomez, poi sponda di Zapata per l’inserimento di De Roon che non inquadra lo specchio della porta. Dopo questa occasione l’Ajax ricomincia a macinare gioco. Alla mezz’ora Labyad manda sulla barriera un calcio di punizione, al 33’ ne tocca uno a Gomez che dal vertice sinistro dell’area olandese pesca Romero in fuorigioco. Dopo il 40’, in un contrasto con Djimsiti, scontro fortuito tra Tagliafico e Brobbey che resta a terra stordito per poi riprendersi, arrivando colpire di testa al 48’ su cross di Antony con pallone centrale parato senza difficoltà da Gollini. A inizio ripresa il tecnico ten Hag lascia negli spogliatoi Brobbey, avvicendato da Promes, optando per uno schema basato sul falso nueve. Il copione tattico non cambia, con l’Ajax che fa girare palla e cerca la profondità che l’Atalanta non concede. Al 14’ Hateboer dalla destra serve un pallone da rigore in movimento a Freuler che manca la battuta. Due minuti dopo tunnel di Pessina su Tadic e cross a centro area dove Martinez anticipa Zapata. Azione subito replicata con salvataggio in corner di Tagliafico, che poi esce per fare posto a Huntelaar, con contestuale avvicendamento tra Ekkelenkamp e Labyad.  Scelta chiaramente offensiva di ten Hag, che disegna il 3-4-3, ma è l’Atalanta a minacciare la porta dell’Ajax che si salva su conclusione di Pessina. Al 23’ retropassaggio avventato di Djimsiti che rischia di mandare in porta Huntelaar, contrastato da Freuler. Prima della mezz’ora miracolo di Gollini su Klaassen, pescato solo a centro area. Al 33’ esce un esausto Zapata, sostituito da Muriel, mentre Palomino premnde il posto di Djimsiti. Un minuto dopo manata sul volto a Gomez e secondo giallo per Gravenberch che lascia l’Ajax in dieci. Al 36’ cross di Gomez per Muriel che si testa manda alto sulla traversa. Non si avverte l’inferiorità numerica degli olandesi, che si gettano in avanti. A 5’ dal 90’ Freuler conquista palla a centrocampo e lancia Muriel che aggira Onana e insacca. Nei minuti di recupero l’Ajax sbilanciato si espone al contropiede ma il risultato resta fissato sull’1-0. L’Atalanta chiude il girone D da seconda con 11 punti e tre vittorie fuori casa e realizza l’ennesima impresa del ciclo Gasperini, che al triplice fischio esulta e abbraccia la sua squadra. Non poteva esserci migliore risposta alle polemiche alimentate nei giorni che hanno preceduto la sfida di Amsterdam.

AJAX-ATALANTA 0-1

AJAX (4-3-3): Onana 6 Mazraoui 6 Schuurs 6 Martinez 6 (46’ st Timber sv, 49’ st Alvarez sv) Tagliafico 6 (18’ st Huntelaar 5) Klaassen 5 Labyad 5 (18’ st Ekkelenkamp5 ) Gravenberch 5 Antony 6 Brobbey 5.5 (1’ st Promes 5.5) Tadic 5. A disposizione: Stekelenburg, Kotarski, Rensch, Klaiber. Allenatore: ten Hag

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini 7 Toloi 6.5 Romero 7 Djimsiti 6 Hateboer 7 De Roon 6.5 Freuler 7 Gosens 5.5 (33’ st Palomino 6) Pessina 7.5 Gomez 7 Zapata 5.5 (33’ st Muriel 7). A disposizione: Sportiello, Rossi, Piccini, Ruggeri, De Paoli, Malinovskyi, Ilicic, Panada, Lammers. Allenatore: Gasperini

Arbitro: del Cerro Grande (Spa) 6. Assistenti: Jimenez e Fernandez. IV Uomo: Kabakov. Var: Munuera

Marcatori: 40’ st Muriel

Ammoniti: Gravenberch, Tagliafico, Hateboer, Freuler. Espulso Gravenberch al 35’ per doppia ammonizione

Recupero: 3, 4

Commento a Ajax-Atalanta a cura di Federica Sorrentino