Atalanta Club Valgandino, a Francesco Rossi il premio “Bravo papà”

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Serata all’insegna dei colori nerazzurri martedì 4 aprile al Ristorante da Leone di Vertova, dove si è tenuta la tradizionale Cena sociale dell’Atalanta Club Valgandino, fondato nel 1979. Un momento di festa e condivisione all’insegna non soltanto della comune fede calcistica, ma anche e soprattutto di una socialità spontanea e contagiosa. Un rito che si ripete da oltre 40 anni e che ha confermato una volta ancora come gli eccessi (leggi violenza e business miliardari) non appartengano a tanti appassionati.

A fare gli onori di casa c’erano il presidente Enzo Conti e il vicario Giambattista Gherardi, mentre il ruolo di ospite d’onore è toccato al portiere atalantino Francesco Rossi cui è andato il premio “Bravo Papà” istituito nel 1994 e prossimo al traguardo trentennale. Rossi lo scorso 11 febbraio ha salutato, con la moglie Veronica, la nascita del primogenito Andrea. Dallo scorso anno il premio è intitolato alla memoria di Franco Moioli, morto nei giorni della pandemia.

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Alla consegna hanno presenziato il figlio Mauro (orafo, creatore della riproduzione della piazza di Gandino in oro e argento consegnata a Rossi) e il nipote Marco. Tantissimi gli ospiti, a cominciare dagli Under18 neroazzurri Michele Meloni, Lorenzo Niccolai e dalla Under15 gandinese Matilde Ricuperati, accompagnati dalla pedagogista Lucia Castelli.

Atalanta Club Valgandino
Da sinistra: Mutti, Filisetti, Magrin e Magnocavallo.

Applauditissimi gli alfieri dell’Atalanta dei primi anni ’80 (in tre anni dalla C alla A). In sala c’erano Giorgio Magnocavallo, Marino Magrin, Daniele Filisetti e Lino Mutti, ma anche l’allora amministratore delegato Aldo Piceni, i giornalisti Matteo De Sanctis, Arturo Zambaldo (in rappresentanza del Centro di Coordinamento del Club Amici), Pier Carlo Capozzi, Ezio Pellegrini, Simone Masper ed Elisa Cucchi, il sindaco di Gandino Filippo Servalli, Elisa Persico Milesi, il segretario di Promoserio Guido Fratta, il presidente della Pro Loco, Lorenzo Aresi e il capogruppo degli Alpini, Gianni Rudelli.

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La tavolata dei commensali.

Applausi riconoscenti anche per tanti importanti sostenitori, tra i quali Eugenio Spampatti, Arrigo Valentini, Alessandro Radici e la famiglia Masserini di Gazzaniga. Applausi conclusivi anche per Daniele Morato ed Emanuele Arioli, tecnico e mental coach della Agnelli Tipiesse, la squadra di volley che in A2 a breve disputerà playoff scudetto.

Decine e decine i commensali che hanno condiviso (anche in video) ricordi e solidarietà: la sottoscrizione a premi ha infatti raccolto fondi a favore dell’acquisto di una nuova ambulanza per la delegazione Croce Rossa della Val Gandino. Il grande cuore neroazzurro, come l’Atalanta, non conosce confini. (G.G.)