Meno 3 al verdetto finale. L’Atalanta ci arriva col fiatone e con molti pezzi mancanti. In questa settimana si è aggiunto anche Zapata, infortunatosi in allenamento al polpaccio. In compenso dopo il rientro di settimana scorsa di Hojlund, questa settimana tra i convocati è tornato Ademola Lookman.
Il problema non è trovare gli undici che scendono in campo. No, per quello ci siamo. Il problema è la panchina corta. Nel concetto di Gasperini, che le partite ormai con i cinque cambi si giocano in sedici, i nerazzurri in questo periodo di giocatori ne ha 13 o 14 al massimo. Il resto è formato dai giovani della Primavera come Colombo, De Nipoti e Bernasconi.
Al di là della sentenza che toccherà alla Juventus, l’Atalanta deve cercare di entrare in Europa con le proprie forze, dimostrando sul campo quanto vale. La partita di oggi pomeriggio è molto insidiosa in quanto il Verona è ancora in corsa verso la salvezza e si preannuncia battaglia a tutto campo uomo su uomo.
L’Atalanta delle meraviglie non aveva mai perso più di 6 partite a campionato. In questa stagione siamo già arrivati a 11. Tante, troppe volte la Dea è caduta e anche in malo modo. Con la Salernitana, addirittura all’ultimo respiro. Il che significa che le partite si combattono dall’inizio alla fine senza esclusione di colpi. Non si deve mai mollare. Oggi si gioca in casa con la curva Nord chiusa, anche se i ragazzi spingeranno i loro beniamini da fuori e si faranno sentire più che mai.
In campo i giocatori non dovranno solo sudare la maglia, la dovranno consumare, perché i tifosi vogliono assolutamente i tre punti.