L’Atalanta nella situazione attuale deve aggrapparsi necessariamente alla Coppa Italia. La deve volere fortemente. Quest’anno, visto come stanno correndo là davanti, il titolo tricolore potrebbe essere l’unica via per poter accedere all’Europa. Vedremo. Intanto c’è da superare l’ostacolo degli Ottavi di finale, che si giocano in casa alla New Balance Arena, domani, mercoledì 3 dicembre, alle ore 15, contro il Genoa di De Rossi.
L’orario non è dei più comodi per gente che lavora, ma si capisce che Mediaset (titolare dei diritti televisivi della Coppa Italia) ha scelto fasce orarie per ogni tipologia di ascolto: l’Atalanta alle 15; il Napoli alle 18 e l’Inter alle 21.
Palladino potrebbe calare il tris di vittorie e fare enplein tra Champions League, Campionato e Coppa Italia. Sarebbe un bel biglietto da visita una iniezione di fiducia nella rosa dei giocatori a sua disposizione. Ci aspettiamo, domani, di vedere una rotazione totale da turn over, com’è logico che sia. Vedremo in porta Sportiello, in difesa l’esordio dal primo minuto di Kolasinac, il ritorno di Hanor e vedere chi tra Hien e Djimsiti inizierà la gara. Scalvini è ancora fermo ai box.
Sulle fasce sarà l’ora di Zalewski e di Bernasconi, a meno che i due preferiscano giocare solamente a sinistra. A centrocampo potranno giocare Musah e Pasalic o Brescianini e davanti spazio a Samardzic, Krstovic e Maldini o Sulemana.
Palladino ha di che sbizzarrirsi, per verificare lo stato di salute dei rincalzi, visto che la squadra titolare sembra essere stata individuata.
Passare il turno diventa importantissimo per tanti motivi, anche per ritrovare quella fiducia di gruppo che in questi primi quattro mesi sembra essere stata scalfita da una negatività esterna che ha rischiato di far fallire un progetto prestigioso.
Chi scenderà in campo, chiamato da Palladino per questa partita, dovrà fare di tutto per mettersi in evidenza e per conquistare un posto al sole. La rosa è folta, la concorrenza altamente qualificata e se l’infermeria rimane vuota diventa difficile trovare spazio a questi livelli. Palladino dovrà essere bravo a tenere tutti sulla corda e a concedere un po’ di spazio a tutti durante le partite con i cinque cambi.













