Il mercato si è chiuso alla mezzanotte di venerdì 30 agosto (con l’ultima operazione in uscita: Bakker è stato ceduto in prestito al Lille), poche ore dopo la scoppola presa dall’Atalanta a San Siro a spese dell’Inter. Il risultato è frutto di due situazioni molto chiare e delineate. Succede quando una squadra – l’Inter – è consolidata e sull’impianto di base ha inserito alcuni elementi per alzare il livello qualitativo ancor più dopo aver vinto lo scudetto e aver fatto bene in Champions.
L’altra squadra – l’Atalanta – è arrivata a San Siro in piena emergenza infortuni con una serie di nuovi giocatori arrivati da pochissimo. E in campo, al di là della buona volontà messa in mostra dai singoli, non c’è proprio stato gioco di squadra e Gasperini ha potuto fare ben poco. Gli è mancato il tempo necessario per farlo.
Cinquanta giorni di preparazione al campionato (Supercoppa compresa) per arrivare ad agosto senza una squadra definita. Forse qualcosa – al di là del calendario del calciomercato che rimane aperto anche a campionato in corso – è stato sbagliato dalla società. C’è da chiedersi se l’irrigidimento avuto su Koopmeiners non abbia fatto perdere tempo prezioso. Che l’olandese volesse andar via l’aveva già manifestato pubblicamente con una intervista su un giornale olandese a marzo. Che poi ci sia stata una modalità ritenuta non corretta da parte della Juventus nei confronti dell’Atalanta e che la dirigenza nerazzurra abbia reagito nel modo in cui l’ha fatto è comprensibile. Con il senno di poi, forse, si sarebbe potuto fare diversamente.
Altra situazione anomala è la serie di infortuni che ha colpito la squadra. Zaniolo lo si sapeva è arrivato acciaccato e non ha potuto lavorare al cento per cento, Kolasinac si è infortunato alla prima partita di campionato, Sulemana anche, Hien è stato colpito dall’influenza, Scamacca durante l’amichevole di Parma e lo rivedremo a gennaio, Scalvini è fuori dall’ultima di campionato con la Fiorentina. Sta di fatto che Gasperini ha dovuto un po’ lottare contro i mulini a vento. Gli sono rimasti un nugolo di giovani e l’ossatura dei vecchi, ma soprattutto ieri a San Siro, la vera emergenza è stata la difesa. E in attacco ha optato per un tridente tutto nuovo (Samardzic, Brescianini, Retegui) lasciando in panchina De Ketelaere e Lookman.
Ora c’è la sosta per le rispettive Nazionali e saranno diversi i giocatori che partiranno. Quindi Gasperini non potrà utilizzare questo tempo per aumentare il livello di aggregazione dei nuovi. Occorrerà aspettare fino al 15 settembre e “fare sperimentazioni a campionato in corso” (parola del mister).
Ora che il mercato è chiuso si possono fare delle comparazioni tra l’Atalanta che ha vinto l’Europa League e quella che si affaccia alla nuova stagione e che dovrà sostenere oltre al campionato le partite di Champions con la nuova formula.
Da giugno dell’anno scorso sono usciti quattordici giocatori: Okoli, Soppy, Bonfanti, Palomino, Hateboer, Adopo, Holm, Zortea, Koopmeiners, Miranchuk, El Bilal Touré, Muriele e Zapata.
Undici i giocatori arrivati in questa sessione di mercato: Godfrey, Bellanova, Sulemana, Samardzic, Brescianini, Cuadrado, Zaniolo, Retegui, Rui Patricio, Kossounou più la promozione dall’U23 di Palestra.
Ruolo su ruolo si possono mettere a confronto per capire se i nerazzurri possono avere aumentato la capacità qualitativa della squadra:
Via Musso è arrivato Rui Patricio; Musso-Carnesecchi era un coesistenza non sopportabile a lungo in quanto entrambi meritano il ruolo da titolare. L’uscita ha risolto un problema.
Via Hateboer è arrivato Cuadrado; l’olandese ha avuto ancora mercato e ha permesso alla società di incassare qualche milione di euro. Al suo posto è arrivato Cuadrado, giocatore di grande esperienza internazionale che se integro nel fisico può dare un bel contributo.
Via Holm è arrivato Bellanova; Holm non è mai riuscito a sfondare. Giocatore dalle grandi capacità atletiche a volte ha pasticciato un po’. Bellanova ha conoscenze più approfondite sul campionato italiano.
Via Palomino sono arrivati Godfrey e Kossounou. Palomino dopo aver dato il suo contributo in passato è arrivato al capolinea. Sui nuovi c’è un punto di domanda su Godfrey (perché Gasperini non l’ha mai utilizzato in questa emergenza difensiva?) e Kossounou dovrà inserirsi nel campionato italiano.
Via El Bilal Touré è arrivato Zaniolo. El Bilal Touré è arrivato a Bergamo con i postumi di un grave infortunio. Poi ha avuto una ricaduta altrettanto grave. Ma non è la punta che forse si pensava che fosse. È arrivato Zaniolo (trequartista) che Gasperini potrebbe anche impiegare da punta. Al momento anche lui è impedito da un infortunio.
Via Muriel è arrivato Retegui. Muriel non si discute. A Bergamo ha dato un contributo di gol importante. Retegui ha già messo a referto tre gol.
Via Koopmeiners è arrivato Samardzic. La vicenda Koopmeiners è stata l’odissea dell’estate. Samardzic ha ottime qualità e potrebbe non far rimpiangere l’olandese andato alla Juve.
Via Adopo è arrivato Sulemana. Pareggio? I due giocatori potrebbero essere messi sullo stesso piano.
Via Miranchuk è arrivato Brescianini. Miranchuk è calciatore dotato di tanta classe. Ha pagato la sua timidezza in campo e la mancanza di prestanza fisica. Brescianini potrebbe non farlo rimpiangere. Ha già realizzato due gol.
Via Bakker è arrivato Palestra. Bakker è andato al Lille. Di lui si ricorda soprattutto per essere stato messo fuori rosa un giorno per un atteggiamento da indisciplinato. Per il resto non è mai esploso sulla fascia e ha giocato poche volte. Palestra ovviamente gioca a destra (si sposterà a sinistra Zappacosta) e farà da terzo a Bellanova e Cuadrado. Ma il ragazzo ha stoffa.
Questi undici giocatori si innestano sul troncone principale formato da Carnesecchi, Rossi, Scalvini, Hien, Djimsiti, Kolasinac, Toloi, De Roon, Ederson, Pasalic, Zappacosta, Ruggeri, De Ketelaere, Lookmane Scamacca.
Nei diversi ruoli la rosa è così composta
Portieri: Carnsecchi, Rui Patricio, Rossi
Difensori: Djimsiti, Kolasinac, Hien, Scalvini, Toloi, Godfrey, Kossounou.
Centrocampisti: Zappacosta, Ruggeri, Cuadrado, Bellanova, Palestra, De Roon, Ederson, Pasalic, Samardzic, Sulemana, Brescianini, De Ketelaere.
Attaccanti: Zaniolo, Scamacca, Lookman, Retegui.
Sulla carta l’Atalanta non sembra aver perso colpi. Ogni partente è stato ben rimpiazzato. L’unica cosa è che Gasperini deve ricominciare daccapo. Ma al di là delle tempistiche del mercato c’è materiale per poter fare bene anche quest’anno. E come ha detto il mister, il nostro campionato inizierà dopo la sosta. E queste due sconfitte non devono spaventare.