Atalanta, le invenzioni di Palladino

30

Palladino da quando è arrivato a Bergamo ha avuto poco tempo per incidere sulla squadra con le sue idee. Innanzitutto ha dovuto risolvere la grande emergenza dello stato precario (dal punto di vista psicologico) in cui ha trovato lo spogliatoio nerazzurro.  Arrivato all’Atalanta con grande entusiasmo ha trovato un ambiente piuttosto depresso dovuto alla posizione di classifica, tendente al basso.

Incidendo da subito su alcune questioni tattiche, Palladino ha riportato certezze dentro una squadra che sapeva giocare a memoria. In conferenza stampa, infatti, ieri sera Palladino ha sottolineato come “questa squadra sa cosa fare. Non devo insegnarle nulla di nuovo”. Ma di nuovo c’è che ha cambiato il ruolo di De Ketelaere. Non potendo lavorare su 27 elementi della rosa, ne ha scelto uno per cominciare. E ha scelto colui che interpreta il ruolo che è stato proprio quello di Palladino da giocatore: Charles De Ketelaere e lo ha liberato da vincoli tattici. Gli ha semplicemente detto: “Fai quello che ritieni quando sei in campo. Tu vedi il gioco come pochi. Fatti dare la palla e crea”. Non glielo avesse mai detto. Il belga lo ha preso in parola e ha cominciato a trascinare la squadra con i suoi colpi di classe. Si è pure rafforzato nel carattere ed è diventato un calciatore dedito alla lotta capace anche di difendere.

forbes

Qualche anno fa, appena arrivato a Bergamo, aveva detto in una intervista post gara: “Io non sono uno da 10 chilometri a partita”. A no? Guardate i dati di ieri sera. CDK di chilometri ne ha percorsi 10.952, secondo atalantino dopo De Roon ad aver percorso più chilometri. Se non è trasformazione questa, dite voi.

Ieri sera Palladino ha sorpreso anche per un’altra soluzione inventata. Nella conferenza stampa di presentazione alla partita contro il Cagliari, il mister aveva detto che Musah avrebbe potuto fare l’esterno, vista l’assenza di Bellanova. Quando al 66’ ha fatto entrare Musah lo ha messo al posto di Ederson sulla linea dei centrocampisti. Ma quando ha chiamato il cambio al 79’ di Zappacosta ha inserito Samardzic a fare l’esterno di fascia.

Finora si era sempre vista la staffetta CDK-Samardzic e invece ieri sera sono rimasti in campo contemporaneamente Scamacca, Lookman, De Ketelaere e Samardzic. “ – ha risposto nel post partita Palladino -. L’avevo provato in quella posizione in allenamento e ho visto che si trova bene con De Ketelaere”. E i due, infatti, hanno saputo dialogare perfettamente (parlano la stessa lingua). Samardzic ama partire largo e poi entrare dentro il campo per sfruttare il suo splendido sinistro a giro. Palladino lo ha capito e ha sfruttato l’occasione che ha portato al gol della vittoria.

Complimenti, mister. Ce ne regali tante di queste invenzioni. Siamo tutti curiosi di capire quant’è bravo oltre ai meriti già visti in questi pochi anni di carriera. Bergamo le sta apparecchiando una lunga strada.

ATALANTA-CAGLIARI 2-1

Reti: 11′ Scamacca, 75′ Gaetano, 81′ Scamacca.

Atalanta: Carnesecchi, Kossounou (80′ Pašalić), Djimsiti (55′ Ahanor), Kolašinac, Zappacosta (80′ Samardžić), de Roon, Éderson (66′ Musah), Bernasconi (66′ Zalewski), De Ketelaere, Scamacca, Lookman. A disposizione: Rossi, Sportiello, Scalvini, Brescianini, Maldini, Krstović. Allenatore: Raffaele Palladino.

Cagliari: Caprile, Zappa (58′ Prati), Luperto (88′ Pavoletti), Rodriguez (67′ Idrissi), Obert, Palestra, Adopo (88′ Luvumbo), Deiola, Folorunsho, Esposito, Borrelli (58′ Gaetano). A disposizione: Ciocci, Radunovic, Mazzitelli, Kilicsoy, Di Pardo, Rog, Pintus, Liteta. Allenatore: Fabio Pisacane.

Arbitro: Davide Di Marco della sezione di Ciampino (assistenti Luca Mondin di Treviso e Thomas Miniutti di Maniago, IV ufficiale Giuseppe Mucera di Palermo, V.A.R. Valerio Marini di Roma 1, A.V.A.R. Michael Fabbri di Ravenna).

Note: ammoniti Bernasconi (A), Rodriguez (C), Gaetano (C).