Lookman e Koopmeiners due facce della stessa medaglia. Un primo tempo strabiliante del nigeriano (che ha realizzato il gol al 28’ di tap in dopo una bellissima azione corale che si è inventato di sana pianta dando il là a un trasporto CDK-Zappacosta con tiro respinto da Skorupski) ha portato l’Atalanta nello spogliatoio in vantaggio di 1-0 frutto di una prestazione dominante con un’aggressione alta e feroce che non ha permesso al Bologna di esprimere il proprio gioco.
Diverse azioni avrebbero potuto fruttare un bottino più cospicuo. Ma il Bologna non è lì in classifica per grazia ricevuta. La squadra di Thiago Motta merita tutto il valore che ha.
Il suo modo di aggredire con quattro-cinque giocatori sui portatori di palla in ogni zona del campo è efficace, la capacità di liberare in spazi aperti le sue frecce Ndoye, Orsolini e Zirkzee è altrettanto efficace e la sua capacità di difendere diventa oltremodo efficace.
Ma nessuno dei presenti allo stadio, nei quindici minuti di riposo, avrebbe pensato a uno stravolgimento della gara come poi è accaduto. Perché, si sa, nel calcio, al di là dell’andamento delle squadre ciò che fa la differenza sono gli episodi.
E quelli che hanno favorito il Bologna hanno un nome e un cognome: Teun Koopmeiners. Quella dell’olandese con il Bologna non è stata certamente la sua più bella partita da quando è a Bergamo. Tutt’altro. Ha dimostrato stanchezza e lo si è visto nei tre momenti topici della gara. 1. Dopo 14 minuti arriva tardi al contrasto e colpisce l’avversario che gli ha soffiato la palla. Per questo viene ammonito e questo fatto lo condizionerà per tutta la gara. 2. Al 57’ entra in ritardo su Saelemaekers dentro l’area e procura il rigore (e per fortuna non è stato sanzionato, sarebbe stato espulso). 3. Dopo il flipper su tiro di Zirkzee respinto dalla difesa e giunto sui piedi di Ferguson, il tracciante del bolognese passa nei pressi di Koopmeiners che non riesce a intercettare la palla che finisce in fondo al sacco. Tutte azioni ritardate, significa che il cervello pensa una cosa ma il corpo recepisce in ritardo. Questa si chiama stanchezza.
Questi sono stati gli espisodi salienti che hanno portato il Bologna a vincere in casa dell’Atalanta. Thiago Motta a fine gara è stato molto razionale e con semplicità non si è preso meriti particolari per dire che questa partita l’ha vinta con i cambi (nella ripresa ha inserito Saelemaekers – bravissimo – e Lucumì), ma che il Bologna ha saputo sfruttare i momenti a suo favore. Il rigore ha cambiato di fatto l’inerzia della gara e in tre minuti ha messo pressione all’Atalanta riuscendo a ribaltare la situazione.
Un minuto prima su un angolo del Bologna Carnesecchi ha sfoderato una parata incredibile su incornata ravvicinata di Calafiori bloccando la palla sulla linea. Ma lo stesso Carnesecchi, subito dopo sbaglia un rinvio e da quella palla mandata a centrocampo a casaccio tra i piedi dei rossoblù si trasforma nell’azione che ha portato al rigore.
Di contro l’Atalanta con tutta la pressione messa nei continui attacchi, anche con forze fresche come Scamacca, Holm, Ederson e Miranchuk, non è riuscita a ripristinare la gara, anzi è andata man mano spegnendosi forse anche un po’ in riserva di energie. Alla fine della gara il Bologna (116,854) ha corso 5 chilometri più dell’Atalanta (111,769) e a una velocità superiore (7.29 contro 6.82). Si è dimostrata squadra più reattiva.
Gasperini è contento della prestazione dei suoi: “Abbiamo fatto una grande partita contro un grande Bologna. Siamo stati perdenti negli episodi e in tre minuti abbiamo buttato via la partita. Poi il Bologna nei minuti finali ha chiuso tutti gli spazi e tutto è finito lì”.
Parlando del gioco di Thiago Motta Gasperini illustra come la genialità del suo allievo si trasformi in tattica di gioco: “Con il loro gioco dal basso attirano gli avversari a sé per poi ripartire con le verticalizzazioni dei suoi uomini. Poche squadre riescono a disinnescare questo tipo di gioco e noi, oggi, nel primo tempo, ci siamo riusciti”. Il Bologna con questa vittoria si conferma al quarto posto a 51 punti, mentre l’Atalanta è scivolata al sesto posto dietro la Roma a 46 punti.
Mercoledì c’è un appuntamento importante a Lisbona: l’andata degli ottavi di finale di Europa League contro lo Sporting. Serviranno tutte le energie possibili.
Da ultimo una doverosa menzione va dedicata a Remo Freuler. Poche volte si vede una scena così sui campi di calcio soprattutto con un avversario e dopo aver perso la partita e questo rende merito al giocatore e al pubblico. Quando un giocatore è campione sul campo e nella vita lascia il segno nel cuore dei suoi tifosi. Così ieri a fine partita, Remo Freuler è stato chiamato a gran voce sotto la Nord. Gli è stata lanciata una sciarpa nerazzurra sotto uno scroscio di applausi che lo ha emozionato. Questo è il tifo che piace.
ATALANTA-BOLOGNA 1-2
Reti: 28′ Lookman, 57′ Zirkzee (su rigre), 61′ Ferguson.
Atalanta: Carnesecchi 6.6, Scalvini 6 (66’ Miranchuk 6.3), Djimsiti 6.4, Kolašinac 6.2, Zappacosta 6.8 (62′ Holm 5.9), Koopmeiners 5.7, De Roon 7, Ruggeri 6.4 (89’ Hien 6.1) Pašalić 6.1 (62′ Éderson 5.9), Lookman 7.7, De Ketelaere 6.1 (66’ Scamacca 6.2). A disposizione: Musso, Vismara, Toloi, Palomino, El Bilal, Bakker, Adopo, Hateboer. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.34.
Bologna: Skorupski 6.4, Posch 6 (46′ Lucumì 6.7), Beukema 6, Calafiori 7.3, Kristiansen 6.7, Freuler 6.9, Ndoye 6.4 (88’ Aebischer 6), Ferguson MVP 8, Fabbian 6 (56′ Urbanski 6.3), Orsolini 6.5 (46′ Saelemaekers 7.7), Zirkzee 7.4 (82’ Odgaard6 ). A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Ilic, Moro, Karlsson, Corazza, El Azzouzi, Castro, Lykogiannis, De Silvestri. Allenatore: Thiago Motta. 6.65.
Arbitro: Federico La Penna della sezione di Roma 1 .